Fine stato di emergenza: le nuove regole dal 1° aprile 2022

Il Decreto Fiscale 2022 è in vigore dal 21 dicembre 2021: il testo originario, contenente 18 articoli, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nella pratica, la legge n. 215/2021 ha convertito il decreto fiscale n. 146/2021 contenente Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
Quali sono le novità più importanti introdotte al suo interno, quali quelle relative al rifinanziamento del reddito di cittadinanza, e quali le proroghe rispetto alla normativa già in essere?
Di seguito analizzeremo nel dettaglio il suo contenuto, anche se sono già emerse alcune perplessità: nonostante il termine di 60 giorni per la conversione sia stato rispettato, ci sono infatti delle scadenze già superate che hanno generato confusione tra i contribuenti e per le quali sarebbe meglio attendere i comunicati e le ultimissime del Ministero dell’Economia e Finanze.
Il Decreto Fiscale 2022 ha previsto la proroga della scadenza del 30 novembre 2021 per le rate di rottamazione ter e saldo e stralcio – scadute dal 2020 e fino a luglio 2021 – al 9 dicembre 2021. Si arriva al 14 dicembre se si includono i 5 giorni di tolleranza.
Sono stati poi previsti:
Oltre alla semplificazione della disciplina del patent box, il decreto fiscale 2022 ha previsto il rifinanziamento dell’ecobonus auto, per il quale saranno stanziati 100 milioni di euro.
In particolare, tali risorse saranno suddivise nel seguente modo:
L’abolizione dell’esterometro, che era stata prevista per il 1° gennaio 2022, è stata prorogata al mese di luglio, quindi resterà in vigore per altri 6 mesi.
È stata invece introdotta l’esenzione IMU a scelta per i coniugi con residenza in Comuni diversi: prima di questa novità, vigeva l’obbligo di versare l’imposta al rispettivo Comune. I coniugi potranno scegliere quale immobile esentare dall’IMU, anche nel caso in cui non abbiano la residenza anagrafica e la dimora abituale nello stesso Comune.
Rientrano tra gli interventi in materia fiscale, anche:
Fino al 31 dicembre 2021, i datori di lavoro che hanno terminato le settimane di ASO, Assegno Ordinario, e di CIG in deroga, hanno la possibilità di richiederne altre 13 aggiuntive.
Vengono poi concesse ulteriori 9 settimane di cassa integrazione ordinaria ai datori di lavoro:
Viene inoltre inserita la nuova scadenza del 31 dicembre 2021 per l’invio dei dati necessari per conguaglio, pagamento o saldo delle domande di accesso ai trattamenti di integrazione salariale che sono collegati all’emergenza covid. Tale scadenza si applica ai termini che sono scaduti tra il 31 gennaio e il 30 settembre 2021.
È stata rifinanziata anche l’indennità di malattia per quarantena e introdotto un rimborso di 600 euro per i datori di lavoro del settore privato con obbligo previdenziale presso le Gestioni INPS, per gli oneri sostenuti per i propri lavoratori dipendenti che non hanno diritto all’assicurazione di malattia presso l’INPS.
Tra le novità del Decreto Fiscale 2022 rientrano anche:
Sarà anche previsto un fondo lavoratori separati e divorziati, con il quale sarà riconosciuto un importo di 800 euro al mese nel caso in cui un genitore obbligato al mantenimento abbia perso il lavoro, sia stato sospeso o abbia lavorato meno dall’8 marzo 2020, per almeno 90 giorni, o abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al 2019.