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Decreto Omnibus 2024: quali sono le novità fiscali in arrivo

Il decreto entrato in vigore il 10 agosto 2024 prevede proroghe fiscali, sostegni alle emergenze nazionali e incentivi per investimenti nel Sud: approfondiamo nel dettaglio il contenuto del decreto Omnibus.

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  • Il decreto Omnibus introduce l’aumento dell’imposta sostitutiva per nuovi residenti fiscali a 200.000 euro per i redditi prodotti all’estero, incentivando così l’attrazione di grandi capitali.
  • Arriva anche il finanziamento della ZES Unica del Mezzogiorno.
  • Il credito d’imposta per le imprese che investono nella ZES viene potenziato, raggiungendo un totale di 3,4 miliardi per il 2024.

Il Decreto Omnibus 2024 – D. l. n. 113 del 2024, è un intervento normativo di grande interesse per diversi settori economici e sociali italiani. Approvato dal Consiglio dei Ministri ad agosto 2024, tale provvedimento introduce una serie di misure fiscali e agevolazioni che spaziano da un’imposta sostitutiva (Flat tax) per i nuovi residenti fiscali fino agli incentivi per le imprese operanti nelle Zone Economiche Speciali (ZES). Il decreto mira a rafforzare settori specifici come lo sport e l’istruzione, affrontando anche emergenze nazionali con risorse dedicate. 

Credito d’imposta per investimenti nella ZES unica

Lo sviluppo economico del Sud Italia è una delle riforme più importanti contenute nel Decreto Omnibus. La novella istituisce una Zona Economica Speciale (ZES) unica. Le ZES sono aree delimitate nelle quali le imprese possono godere di agevolazioni fiscali e amministrative, con l’obiettivo di favorire investimenti e sviluppo locale, una strategia già collaudata a livello internazionale.

L’art.1 del D.l. n. 113 del 2024 prevede un credito d’imposta del 17,6668% per le imprese che realizzano nuovi investimenti in tali aree. Tale valore è la percentuale effettivamente fruibile del credito d’imposta, calcolata in base alle risorse stanziate e alle richieste pervenute dalle imprese. Il provvedimento raddoppia i fondi disponibili per il 2024, destinando ulteriori 1,6 miliardi di euro.

Il beneficio fiscale si applica sia alle grandi imprese sia alle piccole e medie imprese (PMI), favorendo così lo sviluppo dell’intero tessuto produttivo del Mezzogiorno. Le imprese devono realizzare i loro investimenti tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024 per poterne beneficiare, con l’obbligo di presentare una comunicazione integrativa entro il 2 dicembre 2024.

L’obiettivo della misura è quello di incentivare l’industrializzazione delle aree meno sviluppate del Paese, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro e contribuendo a ridurre il divario economico tra Nord e Sud. Tale iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di politiche di coesione territoriale promosse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rispondendo alle esigenze di sviluppo delle zone economicamente più fragili del Paese.

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Imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero 

Il Decreto Omnibus prevede una misura fiscale volta ad attrarre persone fisiche, imprenditori e professionisti che scelgono di trasferire la propria residenza fiscale in Italia; ciò per favorire l’ingresso di nuovi capitali e competenze. La riforma ha aumentato l’importo dell’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero da 100.000 euro a 200.000 euro annui, per le persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia.

Questo regime, introdotto originariamente dall’art. 24-bis del TUIR, è pensato per attirare individui con ingenti patrimoni che decidono di stabilirsi in Italia. La misura ha una durata definita e può estendersi fino a dieci anni, favorendo non solo il trasferimento iniziale, ma anche la permanenza nel Paese di capitali e competenze. Per accedere al beneficio, è necessario che il soggetto trasferisca la residenza fiscale da un altro Paese e non sia stato residente fiscalmente in Italia nei cinque anni precedenti. Tale requisito è volto a prevenire eventuali abusi del regime agevolato. 

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Misure per associazioni e società sportive dilettantistiche

Sono previste nuove disposizioni a sostegno delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche, riconoscendone l’importante ruolo sociale. Con lo scopo di facilitare la gestione fiscale e migliorare le infrastrutture sportive. Anche in questo caso, è previsto un credito d’imposta per gli investimenti destinati alla costruzione, ristrutturazione e ammodernamento delle strutture sportive, comprese quelle accessibili alle persone con disabilità.

Sono previste semplificazioni fiscali, volte a ridurre il carico burocratico per le associazioni, con agevolazioni nella presentazione delle dichiarazioni fiscali ed esenzioni specifiche. Ulteriori incentivi comprendono contributi per l’organizzazione di eventi sportivi dilettantistici, miranti a promuovere la pratica sportiva su scala locale e nazionale, e la promozione di partenariati pubblico-privati per progetti sportivi.

Credito d’imposta per investimenti pubblicitari nel settore sportivo

Il Decreto Omnibus introduce anche un credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari destinato a leghe e società sportive professionistiche, oltre che a società e associazioni sportive dilettantistiche. Il credito d’imposta è accessibile sia alle realtà sportive professionistiche sia dilettantistiche e si applica agli investimenti pubblicitari realizzati tramite media tradizionali (stampa, radio, televisione) e digitali (siti web, social media, piattaforme di streaming).

Il credito d’imposta copre il 50% delle spese sostenute per investimenti pubblicitari effettuati tra il 10 agosto e il 15 novembre 2024. Gli investimenti devono avere un valore minimo di 10.000 euro, e possono beneficiare del credito solo le società con ricavi tra 150.000 euro e 15 milioni di euro nel 2023 (art. 4 co.2, D.l. n. 113 del 2024). 

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Modifiche in materia di IVA

L’art. 5 del Decreto prevede, l’applicazione di un’aliquota IVA agevolata al 5% per i corsi di attività sportiva invernale come sci, snowboard e slittino, organizzati da enti riconosciuti dal CONI e impartiti da professionisti iscritti in appositi albi regionali o nazionali, e anche per le cessioni di cavalli destinati a finalità non alimentari. Questa aliquota è applicabile solo alle prestazioni che non siano già esenti da IVA.

Parallelamente, il decreto prevede anche che, a partire dal 1° gennaio 2025, sarà eliminato il regime di “decommercializzazione” per le associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD). Ciò  comporterà che le prestazioni rese da queste organizzazioni, attualmente fuori dal campo IVA, saranno invece esenti, purché rispettino i requisiti di non distribuzione degli utili, come previsto dagli statuti degli enti non lucrativi.

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Tassazione redditi lavoratori frontalieri

I lavoratori frontalieri sono coloro che risiedono in Italia ma lavorano all’estero. Una delle principali novità è l’introduzione di un’esenzione parziale sui redditi prodotti all’estero, riducendo così il rischio di doppia imposizione. In particolare, i frontalieri potranno optare per l’applicazione di un’imposta sostitutiva, pari al 25% delle imposte applicate nel Paese estero. Questa misura si applica ai lavoratori che operano in determinati Comuni italiani vicini ai confini, principalmente in Svizzera.

Il decreto amplia, inoltre, le categorie di lavoratori che possono beneficiare di queste agevolazioni, includendo anche coloro che operano in settori transnazionali. Parallelamente, vengono semplificate le procedure amministrative per la dichiarazione dei redditi, con l’introduzione di un sistema di autoliquidazione più semplice. Questo regime fiscale agevolato mira a incentivare la mobilità transfrontaliera, garantendo una maggiore equità fiscale per i lavoratori e promuovendo la cooperazione economica nelle regioni di confine.

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Proroghe fiscali

La riforma prevede delle proroghe fiscali per le attività degli agenti della riscossione, mirate a fornire maggiore flessibilità a contribuenti e operatori economici, soprattutto in un periodo di crisi economica. È prevista la proroga dei termini per il versamento di imposte come l’IVA e le imposte sui redditi.

Queste proroghe si applicano principalmente a specifiche categorie di contribuenti, in particolare le piccole e medie imprese (PMI) e i lavoratori autonomi, permettendo loro di rispettare gli obblighi fiscali senza incorrere in sanzioni. Il decreto prevede anche la possibilità di rateizzare i debiti fiscali con condizioni agevolate, rendendo più semplice per i contribuenti in difficoltà dilazionare i pagamenti su un periodo più lungo.

Sul fronte degli agenti della riscossione, il decreto proroga i termini per le attività di recupero dei crediti fiscali e sospende temporaneamente le azioni esecutive, come i pignoramenti. Questa sospensione permette ai contribuenti di regolarizzare la loro situazione fiscale senza subire immediatamente conseguenze drastiche, garantendo più tempo per sanare eventuali irregolarità.

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Misure urgenti a favore degli investimenti

Il D.l. n. 113/2014 introduce una serie di misure urgenti per incentivare investimenti pubblici e privati, con l’obiettivo di rilanciare l’economia italiana e promuovere la competitività del Paese. È stato previsto un credito d’imposta per le imprese che investono in innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e automazione. Questi incentivi agevolano l’acquisto di nuovi macchinari e tecnologie, con un particolare focus su progetti di ricerca e sviluppo, nonché sull’adozione di tecnologie avanzate legate all’industria 4.0.

Il decreto prevede anche incentivi per la transizione ecologica e digitale, sostenendo le PMI e le startup innovative che investono in tecnologie verdi e progetti di transizione energetica. Le startup e PMI innovative beneficeranno inoltre di sgravi fiscali per le assunzioni e per l’acquisto di beni strumentali necessari alla crescita e all’adozione di tecnologie sostenibili.

Sul fronte degli investimenti pubblici, il decreto prevede finanziamenti per lo sviluppo di infrastrutture strategiche nei settori dei trasporti, energia e telecomunicazioni, con un’attenzione particolare al Sud Italia. Viene promossa la collaborazione tra pubblico e privato (PPP) per accelerare la realizzazione di opere infrastrutturali, semplificando le procedure amministrative e riducendo i tempi burocratici per favorire lo sviluppo economico.

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Spese di emergenza

Il Decreto Omnibus 2024 prevede un rifinanziamento del Fondo per le Emergenze Nazionali (FEN), incrementando le risorse di 150 milioni di euro per il 2024. Questo fondo, disciplinato dall’articolo 11 del decreto-legge n. 113/2024, è destinato a coprire spese di emergenza, garantendo assistenza e soccorso in caso di calamità naturali o altre situazioni di crisi. Le risorse aggiuntive serviranno a rafforzare la capacità di risposta del Paese di fronte a eventi imprevedibili, assicurando il supporto finanziario necessario per la gestione rapida delle emergenze.

Utilizzo somme ILVA S.p.A. 

L’art. 16 del D.l. n.113 del 2024 reca misure urgenti per l’uso delle somme detenute all’estero dall’organo commissariale di ILVA S.p.A. di Taranto, risorse che erano state bloccate a causa di vicende legali e finanziarie. Tali fondi verranno impiegati per il rilancio e la ristrutturazione del sito produttivo di Taranto, con un forte focus sulla sostenibilità ambientale e la tutela dell’occupazione.

Le somme verranno utilizzate per migliorare l’efficienza degli impianti e finanziare interventi di bonifica ambientale, volti a ridurre le emissioni inquinanti e a garantire il rispetto delle normative vigenti in materia di tutela ambientale. In parallelo, parte delle risorse sarà destinata al sostegno dei lavoratori attraverso programmi di riqualificazione e formazione, offrendo incentivi per coloro che saranno coinvolti nelle attività di ristrutturazione. L’obiettivo è proteggere i posti di lavoro e favorire una transizione verso una gestione più sostenibile della produzione.

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Misure urgenti complesso “Le Vele” di Scampia

Il Decreto Omnibus contiene misure volte a sostenere i nuclei familiari del complesso edilizio “Le Vele” di Scampia, un’area segnata da degrado urbanistico e problematiche sociali. L’obiettivo è migliorare le condizioni abitative e sociali dei residenti attraverso un piano di riqualificazione urbana e sostegno economico.

È previsto:

  • sostegno alle famiglie: le famiglie residenti verranno trasferite temporaneamente in alloggi forniti dalle autorità locali, con contributi per coprire le spese di trasloco. Durante questo processo, verrà offerto supporto sociale per facilitare la transizione;
  • riqualificazione urbanistica: l’intervento prevede la demolizione degli edifici fatiscenti e la costruzione di nuovi alloggi e infrastrutture pubbliche, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e rilanciare economicamente l’area.

Per maggiori approfondimenti, di seguito puoi consultare il testo completo del decreto Omnibus.

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Giorgia Dumitrascu
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