Successione e divisione: step
Risposte degli avvocati
Buonasera,
sulla scorta delle poche informazioni da Lei fornite è possibile osservare quanto segue.
Si deve distinguere nettamente il profilo tributario da quello civile.
La presentazione ai soli fini fiscali della dichiarazione di successione non costituisce atto di accettazione tacita dell’eredità bensì il rispetto di un adempimento fiscale imposto dallo Stato e può essere presentata anche solamente da un chiamato all’eredità. Ciò detto, su questo punto tenga presente che la mancata presentazione della dichiarazione entro i termini – 12 mesi dal decesso – comporterà l’emissione di una richiesta di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate con notifica a tutti i chiamati all’eredità che devono considerarsi obbligati in solido il tutto unitamente alle sanzioni del caso.
Sotto il profilo prettamente civilistico può valutare l’opportunità di agire in giudizio ai sensi dell’art. 481 c.c. chiedendo al Giudice di fissare un termine affinché gli altri chiamati all’eredità dichiarino se intendo accettare o meno.
Se è di Suo gradimento approfondire la vicenda, mi può contattare o tramite consulto diretto sul sito ovvero ai recapiti che trova sul mio profilo e sarà mia cura emetterLe un preventivo per la disamina nonché per valutare la strategia più opportuna. Cordiali saluti.
Buonasera,
premesso che la situazione andrebbe approfondita, la rinuncia e l'accettazione dell'eredità si prescrivono in anni dieci.
Nel Suo caso, se lei ha già deciso di accettare l'eredità, dovrebbe ricorrere al giudice per intimare agli altri eredi se intendono o meno accettarla.
Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Avv. Fabio Casaburo
(Cell. 3280999150)