Truffato durante una relazione a distanza: come essere risarcito
Risposte degli avvocati
Buongiorno,
ci sono gli estremi della truffa (art. 640 codice penale: "Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da € 51 a € 1.032). Nel suo caso chiederei che fosse consigurato il reato come aggravato da varie circostanze: l'aver approfittato della sua buona fede come uomo innamorato, che potrebbe configurarsi quasi come una cd minorata difesa (art. 61 n. 5 c.p.), l'aver cagionato alla vittima un danno economico di particolare gravità (art. 61 n. 7), l'aver commesso il fatto con abuso della relazione di coabitazione o di ospitalità che la legava alla vittima (art. 61 n. 11) e in generale l'aver commesso il fatto per un cosiddetto pravo motivo (art. 61 n. 1).
Il reato sarà procedibile a querela della persona offesa, che quindi andrà sporta non oltre tre mesi dal momento in cui lei ha scoperto di essere stato truffato, a meno che -per effetto del riconoscimento della ricorrenza dell'aggravante di cui all'art. 61 nn. 5 o 7- la procedibilità sia d'ufficio, nel qual caso dovrà sporgere una denuncia senza limite temporale rispetto alla scoperta del fatto di reato.
In entrambi i casi la difficoltà sarà quella di ottenere il risarcimento del danno e la restituzione del maltolto, se -come mi sembra di capire- la signora è tornata a vivere in Romania, a meno di un procedimento un po' complicato -per il quale dovrà essere seguito molto bene dal suo avvocato-.
Spero di essere stata esauriente, diversamente non esiti a contattarmi.
Distinti saluti.
Avv. Manuela Samengo
Certamente. Occorre denunciare immediatamente. Se ha bisogno, mi scriva all'indirizzo avv.daronzoantonio@gmail.com