Mia moglie aliena mia figlia da me: consigli

Buongiorno. So che si tratta di una consulenza gratuita, ma vi prego: leggete tutto quello che scrivo e per favore, se potete, aiutatemi. Ho 44 anni e sono sposato da 19 anni con mia moglie. Non mi dilungherò su tutti i problemi che ho avuto con mia moglie negli anni passati a causa della sua gelosia folle: basti sapere che abbiamo perso tutti gli amici e tutti i parenti e ora siamo soli. Alcuni anni fa abbiamo avuto una bambina. Siccome lavoro da casa, sono sempre stato accanto a nostra figlia, giorno e notte fin dai primi giorni della sua vita. Ciò ha creato un rapporto speciale tra me e lei. Mia figlia è sempre stata molto attaccata a me. Questo fino a 3 anni fa. Tre anni fa mia moglie ha deciso di mettere in atto una tattica di delegittimizzazione e alienamento nei miei confronti. Ha smesso di sgridarla qualunque cosa facesse, lasciando che lo facessi io per poi dire che io sono cattivo e che "faccio sempre casino" (ovviamente davanti alla bambina). Inoltre qualunque cosa io dica dice che non è vera, che è sbagliata e che sono scemo o stupido. Se la bambina fa qualcosa di sbagliato (tipo tirarmi un bicchiere di aranciata in faccia, darmi un pugno in un occhio, graffiarmi appositamente, etc) e io la sgrido, lei subito l'abbraccia dicendo che non ha fatto niente e che io faccio sempre casino. Ad ogni litigio, sempre davanti alla bambina, mi chiama mostro, pazzo psicopatico, narcisista psicopatico, malato mentale e dice che ho bisogno di cure. Quando la bambina vuole stare con me, lei fa vedere che si arrabbia, o che piange o che sta male, dicendo alla bambina che io sono un mostro e che se lei vuole stare con un mostro allora non avrà più una mamma, etc. etc. Tutto questo ha fatto si che adesso nostra figlia non voglia più stare con me: quando torna da scuola con la mamma se si avvicina a me mi calcia o mi da pugni, poi mi dice che sono un mostro e me ne devo andare. A volte però riesco a giocare con lei, e in quei momenti si dimentica delle parole della mamma. Ecco che lei dopo un po' arriva dicendo che io "ho indottrinato la bambina per farla stare con me" e dice alla bambina che è "stupida a farsi indottrinare" e dopo un po' nostra figlia smette di nuovo di stare con me, mi insulta o mi colpisce e se ne va. Ho cercato di riassumere il più possibile, ma potrei scrivere centinaia di pagine descrivendo tutto quello che devo subire ogni singolo giorno. Cerco di evitare lo scontro il più possibile per evitare traumi a nostra figlia ma è impossibile: se un pretesto per litigare non c'è, lo inventa. Una volta abbiamo persino litigato perchè le ho detto che le volevo bene. A volte perdo la pazienza e alzo la voce, ed ecco che mia moglie per farsi sentire comincia ad urlare "Ahia! Ahia! Aiuto!" anche se in verità io non l'ho nemmeno sfiorata. A tal proposito, qualche anno fa ha anche ricevuto una denuncia da parte di due poliziotti per resistenza a pubblico ufficiale e anche in quel caso ha cercato di dire che i poliziotti l'avevano picchiata, etc etc. Io vorrei separarmi da lei, ma allo stesso tempo non voglio perdere mia figlia e so che l'Italia, purtroppo, tutela solo la mamma trattando il papà come un accessorio la cui sola utilità è il portafoglio. Cosa posso fare? Io vorrei solo poter vivere tranquillo con la mia bambina.
Utente 6819

L’Avvocato risponde:

Innanzitutto, chiarisca se il problema riguarda il rapporto con la bimba o il rapporto della coppia. Se il rapporto della coppia è irrimediabilmente deteriorato, sarà opportuna la separazione. Attenzione perché se risulterà che la separazione è dovuta a Suoi comportamenti lesivi nei confronti della bambina (Papà “mostro” vs. Mamma “santa”) non avrà facilmente un esito felice. Raccomando vivamente che Lei si rivolga preventivamente a un centro di mediazione familiare, rappresentando in modo conciliativo e non accusatorio le oggettive difficoltà con Sua moglie e come genitori. Ogni eventuale ulteriore dettaglio, dato il carattere strettamente personale, dovrà essere trattato in via riservata. Cordiali saluti.
Buonasera, premesso che la questione andrebbe approfondita, dovrebbe valutare la possibilità di una separazione. Solo in questo caso avrebbe la possibilità di riprendere un rapporto sano e sereno con Sua figlia. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano
AD
Avvocato Dequo

Risposta in data 16/02/2021

Chieda la separazione giudiziale e si rivolga ad uno psicologo per il bene di sua figlia.
Gentile Utente, è opportuno opporsi ed intentare un'azione legale nei confronti di sua moglie, provando effettivamente che si tratti di alienazione parentale ( Riconosciuta da diversi Tribunali Italiani) oltre a procedere con la separazione ( Lei ha il diritto di vedere sua figlia). Ovviamente la Sua richiesta merita un accurato approfondimento. Qualora volesse, può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo e/o richiedere una consulenza. Cordialmente Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo Matrimonialista - Divorzista

Migliaia di persone cercano un parere legale come questo. Registrati come avvocato e trova nuovi contatti.

Sei un Avvocato? Registrati!

Avvocati specializzati in Diritto di Famiglia

Hai bisogno di un avvocato online?
Richiedi una consulenza legale su deQuo. Oltre 3.000 avvocati sono a tua disposizione. Parla con uno specialista, anche gratis.
Decorazione