Buonasera, scrivo per avere consulenza su una vicenda accaduta all’incirca un mese fa, della quale sono responsabile. Sotto l’effetto di farmaci ed alcool ho avuto atteggiamenti violenti (ho staccato, mordendolo, il naso ad una ragazza mentre lavorava), di cui non ricordo nulla (motivazione, contesto, niente) Non ricordo il fatto stesso ne quello che è accaduto in quel lasso di tempo. A seguito di questa vicenda ho preso a frequentare un gruppo di sostegno per alcolisti e a tentare di riprendere la terapia alla mia depressione, ma nel frattempo ho preso le distanze dalla vicenda, pur volendo scusarmi con la persona aggredita, per via del fatto che non conosco l’identità della parte lesa, non sono al corrente di denunce ma suppongo sia solo questione di tempo. Ho preferito non interagire con la parte lesa perché non conosco le sue condizioni di salute. A distanza di un mese ho sentito solo voci come denuncia da 90.000 € di danni morali, e vorrei sapere più o meno a cosa vado incontro, quanto tempo puo impiegare una denuncia per attivarsi e perché mi arrivi la notifica, se c’è qualche attenuante e quali sono le possibili conseguenze.. Grazie
Salve, il caso in oggetto si può inquadrare nel reato di lesioni volontarie (art. 582 c.p.) con possibile esito di lesioni cosiddette gravissime (art. 583 c.p.), con la conseguenza che, nell'ipotesi in cui la persona offesa avesse sporto denuncia querela entro 3 mesi dal fatto, Lei rischia un procedimento penale a Suo carico per lesioni gravissime (pena massima 12 anni) a seconda delle conseguenze subite dalla persona offesa. Quanto ai danni, a parte i danni economici documentalmente provati, è possibile, in quel caso, che il giudice liquidi anche i danni non patrimonilali (es. danni morali). Resto disponibile per qualsiasi chiarimento o assistenza. Cordiali saluti Avv. Gino Moroni - Foro di Bologna - operatività a livello nazionale - tel. 3804121508
Buonasera, i fatti, come da lei descritti, fanno certamente pensare ad una ipotesi di lesioni personali aggravate. Ovviamente, la vicenda andrebbe approfondita per comprendere meglio le dinamiche. Lei, intanto, poterebbe richiedere un certificato ai sensi dell’art. 335 cpp (come indafato) presso la procura territorialmente competente al fine di verificare la sussistenza del procedimento a suo carico. Se necessita di consulenza ed assistenza, può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Cordialmente, Avv. Francesco Genovino (Penalista)
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