Indagini

Sono un insegnante precario (dimissionario per l'anno scolastico in corso), che ha avuto un problema con una studentesse di 16 anni (17 nel prossimo Marzo). Nella sostanza, è avvenuto uno scambio di messaggio via whattsapp, tra i quali, nella pluralità di argomenti trattati (scuola, vicende di vita, automobilismo, tempo libero ecc...) dopo delle reciproche provocazioni, il sottoscritto ha proposto, goliardicamente, un rapporto da "trombamici" a cui la ragazza ha testualmente risposto "lo avrei valutato, ma sono fidanzata e ho occhi solo per il mio ragazzo". A tale risposta, non vi è stata alcuna obiezione da parte mia. Non vi è stata promessa di voti alti, brutti voti, non ho chiesto incontri, non vi sono mai stati contatti fisici, uscite da soli od in compagnia, colloqui telefonici, scambi di foto, volgarità ecc.... Il rapporto "messaggistico" è sempre stato reciproco e cordiale. La mia unica richiesta era stata quella di cancellazione delle chat con invio dello screen volto ad evitare equivoci di qualunque natura o genere. Il giorno successivo, il Preside mi contatta dicendomi di "vergognarmi di essere innamorato di una minorenne, che il mondo è pieno di donne, che avrei dovuto rassegnare le dimissioni entro le ore 12:00 della medesima mattina, in assenza delle quali avrebbe allertato il provveditorato, i carabinieri ed i genitori della ragazza. Ad oggi sono indagato ai sensi del 609 bis e 317 entrambi nella forma del tentativo, subendo il sequestro del cellulare (non c'è mai stato materiale sensibile). Posso venirne fuori? Grazie