Separazione: da dove iniziare

Buongiorno Avvocato, mi scuso se scrivo in maniera anonima, ma la situazione è estremamente delicata. Sono preoccupata per un caro collega, che non utilizza social e che sta attraversando un periodo di forte stress. E' sposato da molti anni, ora è in procinto di avviare le pratiche per la separazione ma teme una rivalsa da parte della moglie che avanza pretese assurde. La moglie non lavora da anni, lui è l'unica fonte di reddito anche nel conto cointestato, da anni la sostiene economicamente anche nelle spese di casa. La proprietaria dell'immobile è lei. Hanno una figlia ormai trentenne autonoma ed indipendente. La moglie, sostiene che le è dovuto un assegno di mantenimento (Vorrebbe continuare a fare la bella vita alle spalle del marito). E' in buona salute e potrebbe lavorare. Lui uscirebbe naturalmente di casa e non pretenderebbe nulla. Ma lei può, nonostente sia la parte meno debole economicamente, accedere ai risparmi del conto cointestato seppur dimostrando che l'unica fonte di reddito è sostenuta da lui? insomma si trovebbe con la casa, e magari anche i risparmi del marito. Mentre lui sarebbe sul lastrico dopo essersi occupato della famiglia per anni. Scusi la dilungaggine. La ringrazio.
Utente 17470

L’Avvocato risponde:

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Ottavio Perrone
Avvocato Civilista

Risposta in data 27/10/2022

Buongiorno, occorre disciplinare al più presto gli accordi di separazione ed in quel caso si procederebbe anche a suddividere l'ammontare del conto cointestato normalmente nella misura del 50% ciascuno salvo particolarità Nella quantificazione dell'assegno di mantenimento alla moglie si deve tenere anche conto che il marito dovrà prendere in affitto in ipotesi un altro alloggio. Se desidera approfondire può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito Cordiali saluti Avv Ottavio Perrone Ravenna
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Giulia Giubbini
Avvocato Civilista

Risposta in data 27/10/2022

Buongiorno, per quanto riguarda l'accesso al conto corrente cointestato, indipendentemente da quale risulta essere la parte economicamente più debole, può essere utilizzato liberamente dalla moglie quale titolare; il che significa che entrambi possono effettuare liberamente prelievi con il bancomat, pagamenti, emettere assegni, ecc. In linea generale, senza assegnazione della casa coniugale alla moglie, l'assegno mensile di mantenimento in favore della stessa sarà pari a circa 1/3 del reddito del coniuge obbligato. Se è interessato ad un consulto più approfondito può visitare la pagina del mio profilo. Resto a disposizione. Avv. Giulia Giubbini

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