l'azienda per la quale lavoro(commercio) ha chiuso causa decreto covid 19 l'11 marzo per tale mese avevo chiesto la riduzione oraria da 30 a 24 ore settimanali che sarebbero tornate 30 il primo aprile. Ora l'azienda decide di mettermi in cassa integrazione con deroga calcolando lo stipendio che sarà dell'80% su 24ore di base oraria è possibile questo o stanno facendo un errore visto che il mio contratto è di 30ore settimanali?
Gentile Utente 1042, considerata la complessità e soprattutto l'attualità della problematica da Lei posta, più che una consulenza, che richiederebbe un approfondita disamina della normativa, il presente scritto è come primo sommario approccio. Poichè vi è antinomia logica tra la riduzione dell'attività lavorativa o òla sua totale sospensione, si potrebbe sostenere che la misura offerta al datore di lavoro tra la riduzione dell'orario e la cassa integrazione per totale sospensione sino rimedi alternativi (o uno o l'altro). Conseguentemente, una volta che sia imposta, per effetto di provvedimento della Pubblica Autorità, la chiusura, il precedente provvedimento di riduzione di orario deve considerarsi tamquam non esset (ovvero come mai esistito e comunque privo di effetti). Sulla base di queste considerazioni si potrebbe sostenere il Suo diritto ad essere messo in Cassa Integrazione a 30 ore anzichè a 24. Sono disponibile ad affrontare la questione in termini più approfonditi. Se vuole mi contatti sulla piattaforma. Cordiali saluti. avv. Carlo Ferrara
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