Coinquilina negazionista e covid19: si può fare qualcosa?

Buongiorno, spiego molto brevemente la situazione, convivo con altre due persone in un appartamento a Roma, contratti per le singole stanze, una delle coinquiline invita sistematicamente persone in casa, anche se dice stanno solo in camera sua. Siamo in piena emergenza sanitaria e nonostante le sia stato chiesto innumerevoli volte di evitare, ci ritroviamo ad avere un amico a pranzo, uno viene per il caffè, e la sera gruppo di ascolto per Sanremo con altri ancora. Ci sono azioni legali anche solo di diffida che si possono attuare? Alla luce del fatto che ho testimonianze scritte di lei che dichiara che di noi altre due non gliene "frega un c****" letteralmente. Grazie da ora
Utente 7157

L’Avvocato risponde:

buongiorno, sarà perché il mio studio effettua molto diritto di famiglia Però io vedrei la cosa da un altro punto di vista ossia da quello della giurisdizione volontaria. Mi sembra ci siano tutti gli estremi per procedere a una sorta di separazione consensuale perché le divergenze ideologiche tra lei e la sua coinquilina sono tali per cui la prosecuzione dell' abitazione sotto lo stesso tetto sarebbe foriera di malessere psichico sia in suo danno che contro la sua coinquilina. Quale ha delle idee che divergono alle sue per cui si pone il problema di dove sia riposta l'efficacia della norma. se si sostiene che quest'ultima di sieta nella sanzione quindi nella teoria imperativi sta le potrà procedere anche con diffide e quanto altro che però avranno poco effetto perché evidentemente la sua con filina appartiene alla teoria consensualistica per cui la norma viene rispettato se si ritiene come la stessa sia necessaria. Insomma è uno scontro tra due civiltà. In ogni caso il mio studio è in grado di assisterla sia se lei intende procedere con la teoria imperativi sta sia se intenda procedere nella seconda strada che mi sembra più costruttiva auspicando che sia la sua inquilina a liberare l'immobile
Gentilissima Utente, buonasera. Con l'ultimo dpcm in vigore dal 6 marzo è vietato andare a casa di altri, in particolare ospitare più di 2 persone a casa (in caso di zona arancione o gialla). In zona rossa è assolutamente vietato andare a casa altrui, se non per motivi di necessità. La violazione di tale sanzione è da 400,00 a 1.000,00 euro (in caso di comportamenti reiterati può essere aumentata e salvo che il fatto non costituisca anche reato: es. se uno degli invitati è infetto). L'inquilina, invitando persone a casa, espone tutte voi ad un rischio di multa (un qualsiasi vicino potrebbe denunciare assembramenti e feste private). Procederei preliminarmente e cautelativamente ad inviare una diffida a mezzo raccomandata a/r con l'intimazione alla ragazza di non invitare persone a casa, fintanto che perdurano le restrizioni, in quanto tale comportamento mette in pericolo la salute, oltre che è in dispregio del suddetto DPCM. Avvertendola che, in caso contrario, vi vedrete costrette a segnalare, senza indugio, l'intervento dell'autorità. Al prossimo assembramento potrete chiamare i carabinieri e chiedere un intervento per interrompere l'assembramento. Se necessita di assistenza per la redazione della diffida, o per una consulenza più approfondita, può richiedere una "Consulenza diretta" tramite il mio profilo. Avv. Antonino Ercolano
Gentilissima, premesso che la Sua richiesta merita di essere approfonditata, le confermo che si possono intentare delle azioni legali, in primis diffidando e/o denunciando ( qualora fosse necessario ) l'altra coinquilina. Per ulteriori dettagli è opportuno approfondire, pertanto La invito a richiedere una consulenza a mio nome tramite il portale e /o contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo al fine di poter concordare una call. Cordiali Saluti Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

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