Lavori di ristrutturazione: cosa fare se mal eseguiti?
Ho effettuato dei lavori di ristrutturazione, rimanendo fuori casa oltre 7 mesi, rientrata da pochi giorni con i lavori ancora da ultimare mi sono accorta che ci sono molte imprecisioni a partire da tantissime mattonelle scheggiate e addirittura incomplete intorno ad una finestra, scatole delle prese tutte storte, scarichi dei rubinetti mal posizionati e senza guarnizioni, pendenza del terrazzo non idonea e materiali utilizzati,a nostra insaputa, per i tramezzi di scarsa resistenza meccanica. Vorrei sapere se ci sono i margini per chiedere il risarcimento.
Buonasera, intanto il Suo non è un caso di responsabilità civile ma di responsabilità contrattuale. Si ha la prima, per esempio, allorquando l'obbligazione insorge da un incidente stradale. La seconda, invece, quanto vi è un'obbligazione contrattuale. Come nel caso di specie. Quindi, trattandosi di contratto, si versa in un caso di responsabilità contrattuale. L'art. 1218 del codice civile -vado a memoria- in dette situazioni, recita: "Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno se non prova che l'inadempimento o il ritardo della prestazione è stato eterminato da impossibilità sopravvenuta dovuta a causa a lui non imputabili". Quindi, si manda una contestazione formale, a mezzo PEC o lettera raccomandata; si bloccano i pagamenti, se ancora residuano e a meno che non sia stata inserita la clausola solve et repete e si chiede un ATP Accertamento tecnico preventivo dopo essersi premuniti di consulenza tecnica di parte. In ogni caso, il nostro studio, formato da sette Avvocati, si torva a Roma e opera in molte città d'Italia quindi siamo in grado di assisterLa per il meglio. Saluti. Avv. Vittorio A. Marinelli Studio Marinelli & Partners
Gentile Utente, la contestazione per lavori fatti male deve essere inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure via PEC, alla sede legale della ditta o del professionista che ha eseguito i lavori. Lei potrebbe: - pretendere che l’impresa sistemi il lavoro fatto male a proprie spese; - chiedere il risarcimento per il danno economico subito e uno sconto sulla cifra concordata inizialmente, già pagata o da pagare; - chiedere la restituzione di quanto già anticipato; - nel caso in cui sia stato versato un anticipo, sospendere il pagamento fino a quando il lavoro non verrà eseguito correttamente. Nel restare a sua disposizione per il prosieguo, si porgono distinti saluti
Buongiorno, il primo passo è quello di scrivere raccomandata a/r alle imprese contestando loro i lavori ed intimandone la sistemazione entro un determinato periodo di tempo. Se la raccomandata non dovesse sortire gli effetti voluti bisogna incardinare un accertamento tecnico preventivo (per cristallizzare lo stato dei lavori nominando anche un consulente di parte) propedeutico poi alla causa di richiesta risarcimento danni. Avv. Cristina Arcangeli di Rimini
Buongiorno, certo, provveda ad inviare formale comunicazione di diffida alla ditta edile. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano
Buongiorno preg.mo Avvocato , ho un 'assicurazione privata per invalidita' da malattia. Ora il mio medico legale ha redatto la relazione , elencando le mie problematiche di salute dovute a 2 operazion … Leggi tutto
Buongiorno, avrei bisogno di una consulenza legale per capire come posso muovermi per esercitazioni dani, subite dopo l'intervento chirurgico , non andato a buon fine e di conseguenza mi ha creato anc … Leggi tutto
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