Pagato cartella esattoriale: e adesso?
Il Comune, dopo 5 legislature, ha inviato a mia madre una cartella di pagamento di 2216,20 euro, per un presunto debito della sorella deceduta il 27 agosto 2009, ospite in microcomunita. Mia madre aveva ricevuto info sul debito l'11 novembre 2010 e non alla consegna delle chiavi dell'alloggio e di alcuni effetti "personali", avvenuta nel mese di marzo 2010. Abbiamo fatto ricorso al GdP per avere le risposte ai ns dubbi, il principale dei quali, la tesi sostenuta dall'uff. Bilancio e Finanze che il primo pagamento delle rette sarebbe avvenuto 3 mesi dopo l'ingresso della zia in microcomunita. Tesi mai dimostrata da un regolamento sottoscritto dall'utente, o da uno statuto firmato per accettazione, o una carta dei servizi offerti, o altro. Il ricorso è stato invalidato perché ritenuto di competenza del tribunale ordinario, su intermediazione di un avvocato e non direttamente da parte di un cittadino. Abbiamo pagato per non imbarcarsi in lungaggini legali. Siamo insoddisfatti e vorremmo segnalare quanto accaduto alla Corte dei Conti, per sapere come verranno spesi qs soldi. L'amm. comunale si preoccupa quotidianamente di organizzare eventi "culturali", mostre,concerti, gay pride, progetti di murales, ecc., lasciando gli anziani soli. Come se occuparsi di questa fascia della popolazione non fosse cultura. Infatti, con il Covid, la situazione degli anziani, che già non era rosea, è peggiorata. L'unico aiuto, durante il lock-down lo ha dato la C.R.I. per il ritiro e la consegna di farmaci. La città in cui vivo è invivibile sia per un anziano, che per un bambino. Il degrado tocca il centro, la zona residenziale e la periferia. Si parla di strutture pubbliche ferme da 20 anni, i cui lavori non saranno ultimati neppure dopo 5 legislature e rispettive giunte; di mancanza di aree verdi; di marciapiedi e piste ciclabili cittadine; di centri di socializzazione e supporto agli anziani soli, ecc.ecc.