Salve. A Settembre scorso mia figlia ha deciso di iscriversi presso una universita' privata di Roma la *******. La retta dell'universita' e' di circa 3.500 euro annue suddivisa in 1500,00 circa come iscrizione e il resto in 2 rate da saldare durante l'anno accademico. Come regola per sostenere gli esami di giugno gli studenti devono obbligatoriamente essere in presenza almeno per il 30% delle lezioni annuali. Dato che mia figlia ha avuto un'opportunita' di lavoro artistico presso il teatro Sistina di Roma prontamente ha cercato tramite la segreteria studenti di trovare un accordo per il piano di studi che le permettesse di studiare e lavorare. La risposta della segreteria e' stata negativa in quanto non potevano cambiare o rendere piu' flessibili le lezioni in alcun modo. Mia figlia cosi ha dovuto rinunciare all'universita' in quanto non garantendo in alcun modo la soglia del 30% delle pesenze non avrebbe potuto sostenere esami e quindi ha deciso di iscriversi ad un'altra universita'. Comunicando tempestivamente la sua decisione alla ******* ha giustificato le sue motivazioni anche esponendo i suoi dubbi sul piano di studi stesso a suo giudizio poco performante e non adatto al suo percorso artistico. Di tutta risposta l'universita' esigeva dapprima l'intera somma restante in un'unica soluzione. Mia figlia non ha in alcun modo risposto a tali richieste anche perche' pervenute da canali a suo dire non ufficilai come semplici email o messaggi wzp. nell'ultima comunicazione l'universita' in via bonaria e di sua decisione ha scritto che si sarebbe accontentata di soli 600,00 euro per concludere la pratica e ritenersi soddisfatta. Mia figlia e di conseguenza noi di famiglia abbiamo gia' bonificato 1.500 euro di iscrizione per appena un mese e mezzo di lezione e credo , a mio parere, di aver largamente coperto il periodo seppur breve di lezioni non ritenendo in alcun modo di dover versare altre somme, seppur forfettariamente diminuite ad insindacabile scelta dell'ateneo. Volevo chiedere se l'univerista' puo' chiederci tali somme e se e' lecito che un ateneo che a suo dire dovrebbe avere piu' di 2000 euro puo' decidere di chiederne di meno, perche' tale richiesta sembra piu' un accontantarsi di qualcosa che alterimenti per legge non potrebbe richiedere. Grazie
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