Consiglio su contratto di affitto: che fare

Il 30 agosto 2021 ha avuto termine il contratto di affitto con l'inquilino della mia casa di Roma. Era stato stipulato un 3+2, cedolare secca e canone concordato, con data inizio 1 agosto 2016. Mio marito, che ha sempre avuto un buon rapporto con il capofamiglia affittuario (è una famiglia siriana, che vive in Italia da moltissimo tempo, lui è titolare di una ditta edile), anzichè seguire le vie regolari, ha preferito mantenere un profilo amichevole e gli ha chiesto di andare via con settembre 2021 perchè nostra figlia si iscriveva all'università a Roma ed avevamo quindi bisogno della casa libera per lei. Ma il contratto era scaduto il 30 agosto, non è che doveva essere sorpreso della cosa, lo ha sempre saputo che doveva andarsene alla scadenza appunto per quel motivo. Vero è che, stupidamente, non è stata inserita tra le clausole contrattuali questo particolare. Da allora, mese dopo mese, questo....signore...continua a dire che va via, ma non va via mai. Per lo scorso anno abbiamo dovuto quindi affittare a mia figlia una stanza a Roma....con esborso considerevole ovviamente. L'affittuario, fingendo comunque buona fede, ci diceva che stava comprando casa e che a brevissimo sarebbe andato via, nel frattempo, comunque , anche con contratto scaduto, ha continuato a pagare l'affitto con puntualità (e qui mio marito ed io siamo stati dei veri imbecilli, almeno potevamo fargli un contratto ad un anno, visto che oramai era chiaro che sarebbe trascorso più tempo, anche perchè comunque per nostra figlia avevamo temporaneamente risolto). Adesso è troppo, siamo quasi a dicembre 2022 e questo signore ancora racconta la balla della compravendita lenta. mio marito è un cretino e dice che aprire una causa non caverebbe un ragno dal buco ma solo ad incattivirlo di più, e che quindi non se ne andrebbe mai. Io invece voglio procedere, fino allo sfratto. Anche se questo significherà avere dei problemi per l'affitto pagato in nero. Tra l'altro, nel frattempo, visto che ancora c'era da credere alla sua buona fede nel fare presto i bagagli, a novembre 2021, ho fatto atto di donazione della casa a mia figlia, che ora ne è l'unica proprietaria, dovrei farle prendere la residenza a Roma, ma se quello non esce da casa mia è impossibile ovviamente. Qual'è a questo punto la via migliore da seguire? La mia ad ariete o quella di mio marito?
Utente 17735

L’Avvocato risponde:

Buongiorno, la questione andrebbe approfondita anche visionando il contratto di locazione anche al fine di verificare se secondo le norme attualmente in vigore si è verificato un rinnovo automatico oppure no. In ogni caso è bene sapere che una eventuale azione giudiziaria nei confronti del conduttore dell'immobile comporta - come è ovvio - delle spese. La ringrazio per la cortese attenzione e si resta a disposizione per assistenza. Cordialmente Avv. F. Magnosi

Migliaia di persone cercano un parere legale come questo. Registrati come avvocato e trova nuovi contatti.

Sei un Avvocato? Registrati!

Avvocati specializzati in Diritto Civile

Hai bisogno di un avvocato online?
Richiedi una consulenza legale su deQuo. Oltre 3.000 avvocati sono a tua disposizione. Parla con uno specialista, anche gratis.
Decorazione