Salve, ho perso una causa in Tribunale e il giudice mi ha condannato alle spese. Sto cercando un avvocato perchè mi consigli per un appello, e nel frattempo ho deciso di pagare le spese processuali. La mia domanda è se chiedo all'avvocato di controparte di rateizzare le spese questo vuol dire che non posso fare appello? o posso pagare a rate e nel frattempo trovare un avvocato che mi assista per l'appello?. Grazie

Normalmente quando si fa appello si chiede al giudice di sospendere il pagamento del primo grado, appunto in attesa di risolvere l'appello. Se prendete accordi diversi con la contrparte non cè problema l'importante è mettere tutto per iscritto. Pensate che se doveste vincere l'appello la controparte dovra restituirvi i soldi...hm... la vedo un po difficile

Buongiorno , sono la quarta di cinque figli e da qualche giorno ho scoperto che mia sorella , che vive con mia madre dal 1999 , si è intestata un immobile che era intestato a mia madre ( mia madre è ancora in vita ed ha 91 anni) . Oggi ho scaricato la visura catastale sintetica dell'immobile di mia madre e da lì ho potuto vedere e capire cosa sia successo . Quello che vorrei sapere se è possibile accatastare una casa che era intestata ad un altro soggetto ( anche se il soggetto in questione era la madre ) ? Dalla visura risulta che il 27/10/2021 è stata presentata una pratica di VARIAZIONE. AMPLIAMENTO-DEMOLIZIONE PARZIALE E IL 17/06/2022 un notaio a fatto un atto di PRESTAZIONE CON TRASFERIMENTO DI DIRITTI a nome di mia sorella . il giorno 27/06/2022 questo atto è arrivato alla provincia dove è ubicato l'immobile . Ora io mi chiedo se , tutto questo è legale ? Se non lo è , quale azioni possiamo intraprendere noi sorelle ? intanto le porgo i miei saluti e grazie per una sua , eventuale , risposta

Buongiorno. Da quanto da lei riportato pare di comprendere che sua madre abbia donato a sua sorella l'immobile di sua proprietà in cui ella vive. Tale trasferimento di proprietà è in linea di principio pienamente lecito a condizione tuttavia che non si ponga in contrasto con i diritti dei futuri eredi legittimari. Se un genitore lascia due o più figli e il coniuge, ai primi vanno due quarti dell’eredità in parti uguali e al coniuge un quarto. Il residuo del patrimonio, ossia un quarto, può essere attribuito a chi si vuole (al coniuge, al figlio o a terzi). Se un genitore lascia due o più figli, senza però l’altro coniuge (perché già morto o divorziato), ai figli vanno due terzi dell’eredità in parti uguali. Se il valore della donazione eccede dunque la quota riservata all'erede, i coeredi potranno agire per ottenere la "riduzione" della quota ed il riequilibrio delle rispietive posizioni. A disposizione per ogni approfondimento. Distinti saluti

Buon giorno sono separato legalmente e ora vivo con mia madre...ho trovato una casa che vorrei acquistare.,ma risulterebbe come seconda casa....ho una prima casa mia al 100% dove vive mia moglie con i miei 2 figli minori 11,12 anni... volevo sapere quale sia la soluzione migliore per evitare di pagare mutuo,imposte e altre tasse più alte...ho sentito, non so se sia corretto,che essendo separato risulterebbe come prima casa...e inoltre ho letto che se io dono la casa a uno dei miei figli... risulterebbe prima casa ...la casa che vorrei acquistare si trova nello stesso comune.. vorrei un consiglio su come fare grazie mille saluti

Buongiorno. La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 27088/2022 ha sancito che il coniuge non può beneficiare dell’agevolazione prima casa se all’ex moglie o all’ex marito è stato assegnato l’immobile familiare. Con questa pronuncia la Cassazione ha cambiato orientamento rispetto al passato in cui il coniuge separato poteva beneficiare delle agevolazioni fiscali sull’acquisto di un immobile perché l’immobile familiare era stato assegnato all’altro coniuge. Previa autorizzazione del Giudice Tutelare è possibile acquistare un immobile in favore dei propri figli. Non è possibile, ovviamente, intestare al minore il mutuo per l’acquisto della casa, visto che le banche pretendono la maggiore età tra i requisiti del mutuatario. Il mutuo sarà, quindi, necessariamente intestato al genitore che, di conseguenza, non potrà portare in detrazione né le spese, né gli interessi passivi. Come precisato dall’Agenzia delle Entrate, infatti, la detrazione del mutuo è ammessa solo per chi risulta contemporaneamente intestatario del contratto di mutuo e dell’immobile. È, invece, possibile per i genitori usufruire dei benefici per l’acquisto della prima casa anche se possiedano già degli altri immobili. A disposizione per ogni approfondimento invio distinti saluti

Buongiorno, mia suocera (vedova) e' venuta a mancare nel 2012, e all'epoca era proprietaria di un appartamento che aveva intestato alle figlie (nr 3) mantenendone l'usufrutto. Purtroppo una delle figlie e' venuta a mancare prima che mia suocera morisse. Nella circostanza sono subentrati il marito e tre figli (due maschi e una femmina). Successivamente è morto un figlio e poi il marito. Non hanno fatto la successione. Per di piu' i due figli rimasti(un maschio e una femmina) non si parlano e naturalmente il figlio maschio rimasto si oppone alla vendita della casa in questione, significando che fino ad oggi non ha pagato un centesimo per le spese di gestione ed è' irrimovibile della sua scelta. Vorrei sapere se esiste un appiglio per poter vendere, visto che la casa si sta deteriorando ed a oggi le spese di gestione sono diventate importanti, in un contesto assai complicato. Tutto cio' premesso si chiede di conoscere se tale caso potrebbe rientrare nella fattispecie indicata nel titolo, e nel qualcaso come e cosa dovremmo fare. Vi ringrazio per la pazienza

Buongiorno. La comunione ereditaria può sciogliersi per mutuo consenso, cioè per accordo unanime delle parti, ovvero giudizialmente nel caso di dissenso di uno dei coeredi. Lo scioglimento giudiziale della comunione ereditaria deve essere preceduto dal tentativo obbligatorio di mediazione da eseguirsi dinanzi ad Organismi riconosciuti. A disposizione per ogni approfondimento invio distinti saluti

Buongiorno, pongo il seguente quesito: 3 persone dello stesso nucleo familiare hanno ottenuto anni fa un diritto di uso abitativo gratuito di una casa dal cessionario. La prima, vita natural durante (zia anziana); la seconda e la terza sino febbraio 2023 (nipoti); ora, la situazione della zia anziana prevede accompagnamento poichè non autosufficiente. Il proprietario ha contattato chiedendo di stipulare contratto d'affitto: ma essendo i nipoti in accompagnamento della zia anziana, si estenderebbe l'usufrutto gratuito oppure il proprietario è legittimato a chiedere nuovo contratto? grazie mille della risposta

Per rispondere al quesito bisognerebbe chiarire se è stato stipulato un contratto di comodato, ovvero è stato costituito un diritto reale di usufrutto , di uso o di abitazione

Buonasera necessito di consulto poiché non so come comportarmi. Mi sono stati pignorati dal conto corrente in data 20 gennaio 2022 € 1.228.29 da sogert senza che abbia mai ricevuto nessun atto di ingiunzione. Il lunedì seguente chiamo sogert e mi confermano il pignoramento avvenuto su richiesta del comune per una violazione stradale del 2017, e mi viene chiesto di richiedere a loro via mail l atto di ingiunzione ( ad oggi non ho ancora ricevuto nulla). Chiamo il comune di competenza per richiedere copia della multa che non mi era mai stata notificata nemmeno da loro, e mi hanno mandato una copia dell' effettiva multa notificata ma mai ritirata . Si tratta di una multa dovuta dalla mia inadempienza nel comunicare i miei dati per una contravvenzione presa per violazione di velocità stradale di luglio 2016 , anche di questa non mi è mai arrivata alcuna notifica da parte del comune, ma come nella precedente mi hanno mandato copia del mio mancato ritiro. Di quest'ultima mi è stato notificata ingiunzione da parte di sorget a luglio 2021, ma per mia assoluta leggerezza non ho provveduto nell' approfondire, così che a novembre 2022 mi hanno pignorato dal conto la somma richiesta con aggiunta di mora, io credendo che la ragione fosse loro, visto l' atto notificatomi in precedenza mi sono "rassegnata". Però mi chiedo possono pignorarmi dal conto corrente soldi senza avermi mandato nessuna notifica(nemmeno in posta ho nulla in giacenza)?ho diritto a farmi ridare le somme prelevate?. E poi come avrei potuto comunicare i miei dati per la contravvenzione presa se non l' ho mai ricevuta? Il comune non dovrebbe inviarmi tre notifiche prima di rivolgersi ad un ente di riscossione?possono attuare un pignoramento senza avviso di ingiunzione?. Vi ringrazio infinitamente per una vostra eventuale attenzione e disponibilità nell'aiutarmi a capire come comportarmi

Buonasera. Per poter rispondere occorre esaminare tutti gli atti e documenti che le sono stati notificati o di cui ha ricevuto copia. Se ritiene mi scriva pure una mail all'indirizzo indicato nel mio profilo e vedrò se è ancora possibile aiutarla. Cordialmente. Avv. Umberto Depaoli. Torino - Ivrea

Buonasera, siamo una piccola impresa che nel 2021 ha sottoscritto delle condizioni economiche (prive di contratto) di fornitura di energia elettrica ad un prezzo "bloccato per 12 mesi". Dopo qualche mese il fornitore ha variato il prezzo senza previa comunicazione. Il fornitore riconosce "l'errore di forma/refuso" nel modulario ma sostiene fermamente che il nostro è un contratto a prezzo variabile. Abbiamo avviato la procedura di conciliazione. Questo il problema in estrema sintesi. Vorremmo sapere se questo è un argomento su cui potete esprimere un parere legale. Grazie

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Salve ho acquistato un prodotto su subito.it con titolo ruotino di scorta e mi ritrovo ruota,subito.it ha solo oscurato il.sito ed io mi ritrovo una Ruota che non mi occorre.Potete aiutarmi.L'azienda non mi risponde alle mail ed ai miei messaggi WHATSAPP,anzi mi ha bloccato.Gradirei richiedere reso e Rimborso o se previsto risarcimento per la truffa ricevuta

Buongiorno. Provveda ad inviare all'azienda formale comunicazione di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera, Avevo un appartamento in affitto, ora l ho venduto. Avevo inviato lettera all'inquilino per il non rinnovo del contratto di affitto, ma ha rifiutato la raccomandata. Da due mesi è ancora dentro l appartamento e il compratore giustamente mi ha detto che devo far uscire l inquilino o mi farà causa. L'agenzia immobiliare mi aveva garantito che avrebbe trovato un posto x l inquilina ma niente. Cosa devo fare?. Grazie

Buongiorno. Premesso che la questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire, se l'inquilino non provvede a lasciare l'immobile dovrà agire in giudizio per occupazione senza titolo. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera, in seguito ad una proposta d'acquisto da me sottoscritta ho verificato che manca la data sulla mia copia. Essendo mia intenzione rescindere da questo contratto poiché ho verificato che il valore del bene acquistato supera di molto il suo valore e soprattutto al momento del contratto mi erano state dette aime verbalmente, promesse non mantenute, che solo ora ho notato che sul contratto mancano, vorrei rescindere dal contratto. È possibile anche se la merce è stata da me ricevuta

Buonasera. Se si tratta di acquisto effettuato fuori dai locali commerciali può esercitare il diritto di recesso entro e non oltre 14 giorni. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

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