Decreto ingiuntivo: è legale in questo caso?

Nel 2017 abbiamo interrotti i rapporti lavorativi con una collaboratrice esterna che svolgeva delle traduzioni per conto della nostra società Dopo 4 mi arriva un decreto ingiunti da parte di questa nostra collaboratrice che avanza una richiesta di 700 euro + spese legali per un totale di 1600 euro. Non c’e nessun contratto in essere e i rapporti telefonici sono stati intrapresi sempre dal sottoscritto (premetto che la società e’ di mia moglie e che io non figuro nella compagine).
Utente 6858

L’Avvocato risponde:

VL
Veronica Liviero
Avvocato Civilista

Risposta in data 19/02/2021

Buongiorno, per rispondere al Suo quesito è necessario esaminare il decreto ingiuntivo e documenti allegati allo stesso che la ricorrente ha prodotto a prova del proprio credito. Le segnalo però che ha un termine perentorio di quaranta giorni dalla notifica del decreto per fare opposizione, altrimenti lo stesso diverrà definitivo e non sarà più possibile contestare il credito. E' pertanto opportuno che verifichi quando è stato notificato il decreto - considerando che se è stato notificato a mezzo posta e depositato nell'ufficio postale, la notifica si intende perfezionata il giorno del ritiro del plico o comunque decorsi dieci giorni dal deposito del plico nell'ufficio postale- e contatti un legale al più presto per fargli visionare la documentazione e verificare se vi sono gli estremi per un'opposizione . Consideri, inoltre, che se il Giudice ha concesso la provvisoria esecutività del decreto, la Sua ex collaboratrice può già agire esecutivamente nei confronti dei soggetti ingiunti. Con i migliori saluti. Avv. Veronica Liviero
Buongiorno, mi sembra inesatto affermare come non esistano contratti con la detta traduttrice. più correttamente si potrà affermare comenon esiste la prova scritta del contratto che in un caso del genere può essere anche verbale in quanto nell' articolo 1350 del codice civile sono contenuti i vari casi in cui è necessaria la forma scritta a pena di nullità. Lei può certamente provare sta fare opposizione a decreto ingiuntivo a mezzo di atto di citazione però se la persona che ha svolto attività lavorativa in suo favore riesce a dimostrare lo svolgimento dell'addetta attività, e ritengo riesca in modo abbastanza agevole, si troverà a pagare ancor di più. Io cercherei un accordo a saldo e stralcio ossia con uno sconto Anche perché poi se la persona ha lavorato in suo favore mi sembra anche giusto che sia retribuita
AD
Avvocato Dequo

Risposta in data 18/02/2021

Per rispondere in maniera adeguata alla sua domanda, sarebbe necessario conoscere il documento in base al quale la sua vecchia collaboratrice esterna, avanza la richiesta di pagamento. In ogni caso dovrebbe conferire il mandato ad un avvocato per opporsi, in sede giudiziale, all'ingiunzione di pagamento.
Può opporsi al decreto entro 40 giorni. Se ha bisogno di assistenza può contattarmi privatamente.
Gentilissimo Utente, ovviamente è opportuno approfondire la questione prima di una eventuale azione legale e/o diffida. Qualora volesse, può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo e/o richiedere una consulenza a mio nome tramite il portale. Cordiali Saluti Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

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