Sfratto con contratto scaduto: come fare

Buongiorno, in data 7/01/22 ci è arrivata una raccomandata dal proprietario del complesso condominiale in cui siamo in affitto, con contratto 4+4 fino al 2023, che ci informava di voler ristrutturare l'appartamento ed adibirlo ad abitazione del figlio e quindi lasciarlo libero entro il giorno 30/06/22. Ci siamo messe subito alla ricerca di un'immobile ma ora, a distanza di poco più di un mese dal giorno dello sfratto, non abbiamo ancora trovato un altro affitto. Abbiamo quindi inviato, un paio di settimane fa, una e-mail ed una raccomandata al proprietario chiedendo se fosse possibile posticipare lo sfratto di altri 6 mesi per avere maggiore tempo di trovare una soluzione ma ancora non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Inoltre siamo venute a conoscenza che altre 2 famiglie sono state informate di sfratto lo stesso nostro giorno (il che mi fa dubitare della motivazione dataci). La contatto per sapere in primis se il proprietario può effettivamente sfrattarci dall'immobile (abbiamo sempre pagato tutte le mensilità e spese) prima della scadenza del contratto dell'affitto; secondo motivo, per sapere se nonostante questa decisione possiamo rimanere nell'appartamento per non aver un altro posto dove andare e, terzo motivo, se c'è modo di scoprire se veramente vuole adibire l'appartamento ad abitazione del figlio o se è una scusa per mandarci via (idem per le altre due famiglie a cui ha ordinato lo sfratto). Aspetto cortesemente una vostra risposta, grazie anticipatamente.
Utente 14799

L’Avvocato risponde:

Buongiorno, premesso che sia l'inquilino che il proprietario dell'immobile devono rispettare la durata del contratto di locazione stabilita dalla legge (nel Vostro caso 4+4, con scadenza nel 2023), nessuno dei due può recedere prima di detto termine. La legge, però, eccezionalmente ammette la possibilità di disdetta da parte del locatore, dopo la prima scadenza del contratto, ossia dopo i primi 4 anni solo al ricorrere di specifici casi indicati dalla legge, quali ad esempio: destinazione dell’immobile a uso proprio, mancato utilizzo dell’immobile da parte del conduttore, ricostruzione, demolizione o trasformazione dell’edificio, ecc.. Pertanto, se il contratto di locazione scade nel 2023, il locatore dovrà attendere la suddetta data ed inviare formale comunicazione mediante raccomandata a/r almeno 6 mesi prima di detta scadenza. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano

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