Divorzio: domande

Buongiorno Avvocato, le scrivo perché siamo arrivati ad un punto di non ritorno, il mio compagno, legalmente separato dalla ex moglie nel 2009 (separazione consensuale) ha ripetutamente manifestato la volontà di divorziare da Lei, la quale si rifiuta di acconsentire però. Cosa dobbiamo fare? Premessa, hanno due figli ampiamente maggiorenni, anche al momento della separazione erano maggiorenni ed economicamente autosufficienti, l'unico bene che hanno in comune è la casa dova lei vive, Lui non ha intenzione di portargliela via, lui ha altre due case ereditate dai suoi genitori ed altre proprietà ma intestate solo a Lui. Nella separazione dichiarano di essere economicamente autonomi e di rinunciare entrambi a qual si voglia mantenimento, il giudice aveva autorizzato lui a vivere altrove, obbligandoli a comunicarsi tempestivamente ogni cambio residenza/domicilio, al reciproco rispetto, ad acconsentire all'espatrio. Al momento della sentenza hanno inoltre dichiarato che già avevano diviso soldi e beni. Ora come prima Le chiedevo, come possiamo fare in quanto lei non vuole concedere il divorzio a lui? La ringrazio infinitamente per il tempo che mi dedicherà. Buona giornata a presto
Utente 17145

L’Avvocato risponde:

Buongiorno. Il divorzio non è una "concessione" che un coniuge fa all'altro. I coniugi separati possono divorziare consensualmente (c.d. "divorzio consensuale"), oppure giudizialmente ("divorzio giudiziale"). Quindi il primo passo che Suo marito deve compiere è quello di inviare - per il tramite di un Legale di sua fiducia - una lettera alla moglie, con la quale manifesta la volontà di divorziare, invitandola a trovare un accordo per procedere ad un divorzio consensuale ed avvertendola pertanto che, in caso di mancato riscontro, si depositerà ricorso in tribunale, con aggravio di spese di giustizia. Dopo di che se la moglie si disinteressa - o frappone ostacoli - si dovrà necessariamente chiedere l'intervento del Tribunale. Per ciò che concerne le case non ha specificato se i coniugi si sono sposati in regime di comunione o separazione dei beni. Se si sono sposati in regime di separazione dei beni ognuno è proprietario di ciò che acquista. Se si sono sposati in regime di comunione dei beni, tutto ciò che è stato acquistato durante il matrimonio appartiene normalmente ad entrambi. Tuttavia, a prescindere dal regime patrimoniale, in ogni caso le case ereditate dal Suo compagno sono di sua esclusiva proprietà (i beni ereditati o donati, non entrano nella comunione dei beni, così come anche i beni acquistati prima e dopo la separazione. La legge li considera BENI PERSONALI ex art. 179 c.c.). Ma ovviamente queste questioni saranno state già affrontate con la separazione. Infine una precisazione: finchè non avviene il divorzio la moglie è considerata erede. Infatti la separazione non fa venire meno i diritti ereditari del coniuge (che vengono meno - appunto - soltanto con il divorzio). Se necessita di una consulenza più approfondita sull'argomento può contattarmi tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano
Immagine di profilo avvocato
Ottavio Perrone
Avvocato Civilista

Risposta in data 07/10/2022

Buongiorno, non occorre il consenso della moglie per divorziare, basta promuovere un ricorso giudiziale Se desidera può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito Cordiali saluti Avv. Ottavio Perrone Ravenna
Buongiorno. Il divorzio può essere consensuale (congiunto) o giudiziale. Pertanto, se l’altro coniuge non è d’accordo non è un problema, è possibile, lo stesso, chiedere il divorzio, presentando un ricorso in Tribunale. Inoltre, la situazione economica dei coniugi e i loro rapporti patrimoniali sembrano già definiti, quindi, non dovrebbero esserci particolari difficoltà, benchè, in tali casi, sia consigliabile un approfondimento, non tralasciando alcun aspetto. Se ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo modico compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo
Buongiorno, per divorziare non è necessario il consenso di entrambe le parti. Pertanto, può richiedere il divorzio anche solamente il marito. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo
Buongiorno, la strada da percorrere è quella giudiziale. Occorre comunque approfondire la vicenda e visionare gli atti in Suo possesso. Resto a disposizione per una consulenza approfondita. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE MILANO - BARI

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