Famiglia monoreddito: cosa accade in caso di separazione?

Ho dei problemi con mia moglie, ho provato più volte a recuperare il mio matrimonio, ma a quanto pare, a lei non importa nulla. Siamo una famiglia monoreddito, abbiamo un mutuo di 440euro, lei non lavora, abbiamo 3 figli ancora minorenni, 17,14,10. Ho pensato di andare via di casa e trovarmi un appartamento per conto mio. Volevo sapere a cosa vado incontro lasciando casa e di quali soluzioni potrei adottare per il male minore. Grazie.
Utente 8127

L’Avvocato risponde:

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Gennaro Fasulo

Risposta in data 09/06/2021

Salve, dopo attenta lettura della questione da Lei sottoposta, ritenuto che le informazioni date non consentono una risposta precisa, dettagliata ed esaustiva. Al fine di approfondire la tematica, la invito a contattarmi ai recapiti indicati sul mio profilo. Nel ringraziarla anticipatamente per la preferenza accordatami, porgo cordiali saluti.
Gentilissimo, per rispondere correttamente alla Sua richiesta occorre approfondire, ci sono diversi fattori da valutare. Per una consulenza non esiti a contattarmi. Cordiali Saluti Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo Matrimonialista - Divorzista MILANO - BARI
VL
Veronica Liviero
Avvocato Civilista

Risposta in data 09/06/2021

Buongiorno, per rispondere esaurientemente al Suo quesito sarebbero necessari alcuni approfondimenti (ad es. chiarire se Sua moglie abbia rinunciato all'attività lavorativa per dedicarsi alla famiglia, il Suo reddito, lo stato patrimoniale etc.). In linea di massima e, con riserva di dovuti appronfondimenti, posso inziare a dirLe che: a) molto probabilmente in sede di separazione Le verrà addebitato una assegno a titolo di contributo per il mantenimento dei figli, proporzionato alle Sue capacità economiche (di norma il Tribunale chiede ad entrambi i coniugi di depositare le ultime tre dichiarazioni dei redditi);b) la casa coniugale di norma viene assegnata al coniuge convivente con la prole minorenne o prole maggiorenne ma non economicamente autosufficiente; c) è possibile che Sua moglie ottenga anche un assegno di mantenimento; d) è consigliabile differire il Suo trasferimento in altro immobile a quando il Presidente del Tribunale avrà autorizzato i coniugi a vivere separatamente; infatti, in un'eventuale separazione contenziosa Sua moglie potrebbe anche accusarLa di aver abbandonato la casa coniugale, interrompendo così la convivenza. Dal punto di vista procedimentale sappia che in un caso come il Suo vi sono tre alternative per addivenire alla separazione: 1) separazione contenziosa con coniugi necessariamente assistititi da un avvocato per parte; è l'opzione più lunga e onerosa che spero Lei possa evitare; 2) separazione consensuale nella quale i coniugi depositano un ricorso per separazione innanzi al Tribunale, chiedendo congiuntamente la separazione alle condizioni che già hanno concordato. E' una procedura molto più snella rispetto a quella precedente e i coniugi, volendo, possono essere assistiti da un solo avvocato; 3) negoziazione assistita:marito e moglie devono essere assistiti da un avvocato per parte e tutto si svolge in sede stragiudiziale, senza comparire innanzi al Tribunale. Con i migliori saluti. Avv. Veronica Liviero (Foro di Como)
Buongiorno, la questione andrebbe approfondita in quanto sono diversi i fattori da valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano
Buongiorno, per fornirle adeguato parere occorrono ulteriori informazioni sulla situazione familiare da lei descritta. Sono a disposizione per fornirle consulenza in merito, mi occupo di diritto di famiglia, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti Avv. Valeria Pietra - Pavia

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