Separazione coniugale: la casa di proprietà a chi va?
Salve scrivo dalla provincia di Bologna. Sono separato (non sposato) da circa 5 anni dalla madre di mio figlio di anni 6. Al momento della separazione, senza ricorrere ad avvocato, notaio, ecc., di comune accordo, abbiamo stabilito che io sarei rimasto nella mia casa di proprietà, mentre lei sarebbe andata a vivere altrove. Io avrei contribuito ad un mantenimento di euro 400. Dopo 5/6 mesi, sono venuto meno a tale accordo e tramite un sms su whatsapp, ho dichiarato che la somma di euro 400 era troppo pesante per me e da lì in poi avrei erogato la somma di euro 300. Tutto ok fino a quando, negli ultimi mesi, la madre di mio figlio, dopo aver perso il lavoro causa fine contratto lavorativo, ha cominciato a farmi battutine sul volersi prendere casa mia se non avessi cominciato a erogargli la somma pattuita all'inizio e cioè euro 400. Il mio stipendio mensile è di circa 1200 euro. Lavoro su turni come operaio. Mio figlio passa, ogni giorno, metà giornata con me e metà con la madre, più i weekend alternati. Le chiedo, per favore, se ci sono possibilità che io possa "salvare" la casa essendo di mia proprietà. Distinti saluti.
Buongiorno, il mantenimento che dà al mese è in linea con la prassi. Sua moglie non può "di diritto" ottenere la casa coniugale ma di contro dovrebbe ricorrere al giudice per ottenere una pronuncia che dirima ogni aspetto relativo al mantenimento della prole, all'uso della casa coniugale e a un eventuale mantenimento della moglie. Le consiglio di anticipare i passi incaricando un avvocato di regolarizzare la separazione con un accordo stragiudiziale. Resto a disposizione qualora gradisse un preventivo gratuito e mi può contattare all'indirizzo email vianellolex()gmail.com. Cordiali saluti
Buongiorno, il Suo caso merita di essere approfondito in quanto ci sono diversi aspetti da valutare. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo (Cell. 3280999150)
Buongiorno, la sua ex compagna non può accampare automaticamente diritti sul suo immobile. Al più può presentare ricorso in Tribunale e chiedere che sia il Giudice a regolamentare i profili del mantenimento e dell'affidamento del figlio, ma ciò non necessariamente avrà delle ricadute sul suo immobile. Consiglierei di avviare una trattativa tra lei e la sua ex compagna a mezzo legale per trovare un accordo sul mantenimento che eviti un procedimento giudiziario. Sono a disposizione per fornirle assistenza, mi può contattare tramite il sito www.avvocatopietravaleria.it Cordiali saluti
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