Stato di famiglia: cosa comporta?

due persone, non conviventi e residenti a breve distanza tra loro, hanno una relazione dalla quale nasce un figlio; il padre riconosce il figlio e dopo circa 2 mesi dalla nascita del bambino i due genitori si recano in comune per regolarizzare i rispettivi stati di famiglia in vista delle loro future esigenze amministrative, con la volontà comune di registrare il figlio neonato residente col padre e quindi nel suo stato di famiglia, ferma restando la residenza della madre presso i genitori e di conseguenza nel loro stato di famiglia: l'ufficio anagrafe del loro comune di residenza (lo stesso per entrambi, abitando a pochi passi l'uno dall'altra) si rifiuta di regolarizzare questa situazione di fatto. Ne ha diritto secondo precisa disposizione del codice di famiglia? grazie per l'eventuale risposta
Utente 5707

L’Avvocato risponde:

Buongiorno, il comune non può opporsi a Vostra tale richiesta. Provveda ad inviare formale diffida al comune stesso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti che trova sul mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo
Immagine di profilo avvocato
Claudia Odorisio

Risposta in data 27/10/2020

Buongiorno, se quello che voi dichiarate è conforme alla realtà dei fatti, l'Ufficiale di Stato civile non può opporsi, ma vorrebbe dire che il bambino non vive con la mamma ma con il papà. Potrebbero però effettuare dei controlli per verificare tale situazione e che il minore stia effettivamente con il padre (così come, di norma, controllano la residenza quando si fa un cambio).

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