Violazione della privacy: c'è stata?

Buongiorno. Purtroppo, alcune società di recupero credito violano la normativa deontologica, civile e penale, pur di raggiungere il loro scopo. Naturalmente, possono esserci delle conseguenze. Tuttavia, bisogna conoscere i fatti ed esaminare la documentazione al fine di invididuare eventuali profili di resposabilità. Nel caso volesse potrebbe contattarmi per una consulenza. Distinti saluti. Prof. Avv Antonio Leggiero

Gent.le cliente, le informazioni che ha fornito non sono sufficienti per approntare una consulenza adeguata, né tantomeno a ricondurre la condotta dall'operatore dell'agenzia di recupero crediti, nell’area della violazione delle norme sulla privacy. E' vero che è principio convenzionale, quello per il quale, chiunque effettui un trattamento di dati personali nell’ambito dell’attività di recupero crediti deve osservare il principio di liceità nel trattamento, che è violato dalla comunicazione ingiustificata, verso terzi, di informazioni relative alla condizione di inadempimento nella quale versa l’interessato (Art. 2, comma 1, Provvedimento Garante Privacy 30 Novembre 2005). Tuttavia la giurisprudenza di merito ritiene che sia necessario valutare nel dettaglio, le condizioni che hanno determinato la comunicazione ai terzi, della presenza del debito, oltre all’ammontare del medesimo, per integrare la presenza di una violazione di legge e dare diritto al risarcimento del danno, che nella maggior parte dei casi non è riconosciuto (tra le altre: Tribunale di Cagliari del 18 maggio 2016 n. 1912). Per maggiori chiarimenti, la invito a presentare una richiesta tramite il profilo personale. Distinti saluti, Avv. Giuseppe Anfuso