Nel caso di una querela tardiva (anche solo per 10 giorni), il PM prima di iniziare le indagini non dovrebbe verificare se i termini sono corretti? e se si arriva all'udienza preliminare, potrebbe opporsi se la tardività viene rilevata al giudice da parte della difesa? Grazie
Buongiorno, dipende dal tipo di reato. In ogni caso è sempre sull'indagato e/o imputato che grava l'obbligo di difendersi ed eccepire eventuali vizi. Mi contatti all'indirizzo alessimaria.77()gmail.com per eventuali chiarimenti e/o assistenza e per una prima consulenza gratuita. Cordialmente. Avv. Maria Alessi, con studio in Taurianova (RC) e Frascati (ROMA).
Buonasera, Le avevo risposto anche alla precedente domanda. Sì, il Pm deve verificare che i termini di proposizione della querela siano corretti prima di iniziare le indagini. Però potrebbe anche sfuggirgli la tardività della querela e continuare le indagini. Qualora vi sia stata una querela tardiva, il Giudice lo può anche rilevare d'ufficio (cioè in automatico, senza che venga sollevata eccezione da parte del difensore) e dichiarare il non doversi procedere ai sensi dell'art. 129 c.p.p. Il Pm può chiedere comunque il rinvio a giudizio, ma è il Giudice che decide. Buona serata!
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