Amministratore di sostegno: come oppormi
Mio fratello ha fatto domanda per me e a mia totale insaputa di un amministratore di sostegno. Questo perché, dopo avere acquistato un misero bilocale a Lecco, non avrei voluto più andarci ad abitare, a causa delle critiche che lui ha effettuato nei riguardi dell'isolamento in cui avrei versato, del terrazzo che poggia sull'erba e in balia dei ladri, dell'unico bagno stretto e cieco, delle amicizie puramente virtuali, di «Facebook», delle stradicciole stretta e colme di sensi unici. Gli agenti immobiliari che ci hanno accompagnato a visionarlo continuano a ribadire come mai non abbia espresso le sue considerazioni davanti a tutti, rendendosi complice della mia scelta sbagliata. La pratica è passata da Monza, dove abitavo, a Lecco, dove il Tribunale ha fissato compiti dell'amministratore di sostegno, nei riguardi dell'amministrato, per me inaccettabili. La prima udienza si è tenuta il 21 Dicembre 2021, senza la mia presenza, in quanto obbligata dai medici a non partecipare, in quanto soffro di fibrillazione atriale, che mi ha provocato pure una sincopa, con frattura della parte destra del cranio e verso la tempia sinistra la formazione di una lieve emorragia subdurale, per fortuna assorbita. Sono in cura con inisezione di «Eparina» e con due pastiglie al giorno atte e controllare la fibrillazione atriale. Ma devo stare tranquilla e, con le tensioni che sarebbero scatutite con mio fratello durante l'udienza, avrei rischiato di essere trasportata d'urgenza in ospedale. per di più, l'assistente sociale che è stata inviata a casa mia inventa una serie di bugie paradossali, affinché io mi convinca a farmi affiancare da un amministratore, come quella che questa figura potrebbe farmi ottenere il reddito di cittadinanza, cosa impossibile, poiché, sebbene abbia dovuto accendere diversi finanziamenti in quanto il traslocatore abusivo mi ha restituito tutti i mobili rotti ed ero costretta a dormire per terra su un materasso e quindi la mia pesione sia per adesso ridotta, supero di gran lunga il reddito ISEE: Infatti, perderei la mia libertà, la mia autonomia e la mia dignità umana. Desidero far notare che, secondo la dichiarazione stilata da uno psicologo che mi ha seguita vent'anni fa per un episodio di anoressia, causata dal fatto che dovevo accudire i miei anziani genitori, entrambi affetti da demenza senile, risulto completamente capace di intendere e di volere. Fra l'altro, nel 2014, ho conseguito all'unanomità l'idoneità a professore associato di geografia, avendo collaborato con l'università nella quale mi sono laureata, con conferenze ai colleghi, partecipazione a convegni e congressi, con contratti di insegnamento e con numerose pubblicazione, fra contributi e libri, che attualmente ammontano a oltre centosessanta. Per questa mia attività, sono apprezzata da molti colleghi, sparsi in ogni parte d'Italia, che mi ricercano per consulenza, e anche da persone influenti. Desidererei sapere come faccio a oppormi a questa assurda nomina, molto più adatta a mio fratello, una persona strana, che odia la lettura e che, da venticinque anni a questa parte, non fa che tormentarmi con le sette, delle quali è convinto che io sia simpatizzante, mentre lungi da me. Tutti coloro che frequento, professori ordinari compresi, sono «brutti gruppi di amici», «falsi profeti», «idoli» da tenere a distanza e questo mi disturba notevolmente. Grazie e Buon Anno Nuovo