Caparra e disdetta causa covid: c'è una legge?

Salve, intanto grazie in anticipo.. Nel 2019 , io e la mia ragazza abbiamo firmato un contratto con una sala ricevimenti per il nostro matrimonio che dovrebbe tenersi giorno 27 luglio 2021 , in più abbiamo ovviamente consegnato anche 1500,00 euro di caparra. Ad oggi, visti i problemi covid e la continua incertezza, vorrei sapere se ho o meno diritto a disdire e se posso anche ricevere indietro l'acconto.. ma soprattutto se posso farlo già adesso o devo attendere fino al 27 luglio aspettando che si sappia se si può o no farlo..
Utente 7385

L’Avvocato risponde:

AD
Avvocato Dequo

Risposta in data 13/04/2021

Egregio Signore, sicuramente le restrizioni volte a fronteggiare l'attuale emergenza epidemiologica rendono plausibile e, in molti casi, legittima la disdetta/recesso dal contratto. Tuttavia, molto dipende dal caso concreto e, per tale motivo, sarebbe opportuno discuterne privatamente e senza impegno. Ove volesse, potrà contattarmi al seguente recapito 3880567798. Distinti Saluti. Avv. Marcello Federico
Gentile Utente, in linea di principio può rinegoziare/spostare la data, oppure occorre verificare se - nel caso di specie - vi siano i presupposti per risolvere il contratto e richiedere la restituzione ella caparra. In linea di principio è certamente possibile per le cerimonie che ricadono nel periodo di quarantena e di restrizione (per questi eventi si prefigura la c.d. "impossibilità sopravvenuta della prestazione"). Per gli eventi fissati in periodi successivi al periodo di quarantena (come nel Suo caso, in estate), in linea di principio non può parlarsi di "impossibilità sopravvenuta della prestazione", in quanto verosimilmente il matrimonio, e la relativa cerimonia, sarà possibile seppur con le dovute e obbligatorie limitazioni (es: numero limitato di invitati, obbligo di mascherine, ecc). Tuttavia, proprio tali restrizioni possono configurare una giusta causa per sciogliere il contratto e richiedere legittimamente la restituzione della caparra. Occorre tuttavia vincere le resistenze del ristoratore il quale probabilmente si opporrà sostenendo di aver già preso - a Sua volta - impegni contrattuali per l'organizzazione della cerimonia. Attendere non è una scelta saggia: se ha già deciso che non vuole sposarsi a luglio è bene che si cominci a trovare una soluzione fin da subito per spostare la cerimonia o risolvere il contratto. Qualora abbia necessità di approfondire dettagliatamente la questione, se vuole può richiedere una CONSULENZA DIRETTA tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano
Gentilissimo, al fine di poter rispondere correttamente alla sua richiesta è opportuno visionare il contratto. Per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo Cordiali Saluti Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

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