Licenziarsi o farsi licenziare?

Ieri ho avuto un colloquio col mio capo, e mi ha detto che devo dimettermi dal lavoro perchè secondo lui sono stato assente troppi giorni dal lavoro e mi ha detto che ero stato chiamato al capo magazzino a metà maggio e io secondo il mio capo avrei detto di non venire perche stavo male, io pero non ho mai attestato questo ne tanto meno ho mai ricevuto chiamate dal capo magazzino. Dopo essere rientrato al lavoro dopo questa lunga quarantena il mio capo mi ha detto che si erano dimenticati di chiamarmi al lavoro, difatti mi ero informato io di quando dovevo rientrare chiedendolo al capo magazzino pero non ricevendo alcuna risposta, quindi ho cosi scritto al capo che mi ha detto che dovevo passare in ufficio cosi ne avremo parlato di meglio.. Non so cosa fare, se è meglio licenziarmi o farmi licenziare.
Utente 4032

L’Avvocato risponde:

AD
Avvocato Dequo

Risposta in data 13/06/2020

Buonasera, a mio parere potrebbe presentare le dimissioni secondo la procedura prevista dall'art. 26 del d.lgs. 151/2015, in modo tale da garantire la regolarità della risoluzione del rapporto di lavoro e abusi arbitrari datoriali. Cordiali saluti.
AC
Alessandra Celeghin
Avvocato Civilista

Risposta in data 10/06/2020

Buon giorno, non si licenzi assolutamente. Ci sono tante strade che possono essere valutate e percorse da lei come dall'azienda per risolvere un rapporto ma le dimissioni volontarie per lei non sono convenienti. Le lascio il mio cellulare per un eventuale appuntamento di studio. Avv. Alessandra Celeghin Via Gorghi 27 UDINE; Piazza della Serenissima Castelfranco Veneto
Buongiorno, intanto va precisato che se Lei non ha superato il profilo di comporto HA TUTTO IL DIRITTO DI CONTINUARE A LAVORARE IN AZIENDA E NON E' CERTO TENUTO A LICENZIARSI. Dalla Sua comunicazione non emergono poi motivi disciplinari che potrebbero giustificare un licenziamento. E' necessario a mio parere muoversi così: - esaminare le Sue buste paga a campione per verificare se ci sono inadempimenti / differenze retributive o ipotesi di demansionamento, questo per avere più forza in una trattativa con il datore; - prendere contatto con l'azienda per ottenere una TRANSAZIONE STRAGIUDIZIALE CHE PREVEDA PER LEI LA POSSIBILITA' DI ACCEDERE ALLA NASPI; - CERCARE DI OTTENERE UNA BUONAUSCITA. Il mio Studio è specializzato nel diritto del lavoro ed opera sovente nella Sua città. Le lascio il sito internet: WWW.ZANARDIGALIMBERTI.IT per avere qualche informazioni in più su di noi e il mio telefono per informazioni: 347.5343065. Attendo Sue. Avv. Andrea Zanardi
Buongiorno, la soluzione migliore è avviare un confronto con l'azienda mediante un legale per addivenire ad una risoluzione consensuale del rapporto che le consente di ottenere la disoccupazione e possibilmente una buonuscita economica. Sono disponibile a fornirle assistenza, mi può contattare tramite il sito www.avvocatopietravaleria.it Cordiali saluti
Buongiorno, assolutamente NON si licenzi. Lei continui ad andare a lavoro ed eventualmente sarà il suo datore di lavoro a licenziarla. Se invece non è più suo interesse proseguire il lavoro, tramite l'assistenza di un legale provveda a trovare un accordo dove sarà il suo datore a licenziarla, così potrà godere della disoccupazione. Resto a disposizione e saluto cordialmente.

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