Buongiorno. Ho effettuato a Dicembre 2020 una proposta d'acquisto per un immobile da costruire facente parte di una lottizzazione. Mi era stato detto inizialmente che l'impresa contava di iniziare i lavori entro fine gennaio/febbraio 2021, perché secondo loro avrebbero ottenuto la scia in tempi brevi. nonostante questo nella proposta è stato posto come termine essenziale dell'approvazione della scia il 30/06/21 e che la consegna sarebbe avvenuta a Dicembre 2021. Da Aprile circa ho iniziato a contattare il venditore per poter visionare i dettagli delle finiture e quindi andare a stipulare il preliminare. Ho inoltre richiesto allo stesso tutta la documentazione da inoltrare al notaio per poter avviare le pratiche. Le sue risposte sono state molto sfuggenti e sempre con giorni di ritardo e mi ha sempre rimandato al fine mese successivo garantendomi che i lavori sarebbero iniziati presto e che poi non si sarebbero più fermati. A inizio Maggio sono andato a vedere la zona in cui dovrebbe sorgere la lottizzazione e ho visto che avevano iniziato lo sbancamento. Qualche giorno fa sono riandato e i lavori sono avanzati di pochissimo portandomi a pensare a un grave ritardo che comunque rende molto difficile se non impossibile la consegna entro Dicembre 2021. Questo ritardo sommato alla poca serietà nei contatti mi portano a perdere fiducia nel venditore e quindi a volermi tirare indietro dall'acquisto. Al momento della proposta d'acquisto(12/12/2020) ho versato un assegno di €10.000 a titolo di garanzia. Nella proposta è specificato che, cito "la proposta di acquisto dell'unità immobiliare è condizionata: ... 2. alla stipula di un contratto preliminare in sede notarile che le parti si impegnano a sottoscrivere entro 30 giorni dal rilascio del permesso di costruire." Vorrei capire se mi è possibile rinunciare all'acquisto riavendo indietro il deposito di €10.000 e eventualmente quale sia la modalità corretta per farlo. Grazie
Buongiorno, premesso che per risponderLe adeguatamente è necessario visionare la documentazione in Suo possesso, ad una prima analisi credo che ci siano i presupposti per ottenere la restituzione della caparra. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano
Gentile Utente, occorre necessariamente visionare la proposta d'acquisto nel suo complesso per verificare se vi siano i margini per rinunciare all'acquisto ottenendo indietro la caparra versata. Da quello che scrive, la condizione apposta alla proposta d'acquisto potrebbe forse essere motivo motivo per non considerare concluso l'accordo tra le parti. Ad ogni modo, è opportuno analizzare preliminarmente tutte le circostanze del caso concreto. Resto pertanto a disposizione per un eventuale approfondimento. Ove lo ritenesse, potrà contattarmi mediante consulenza diretta oppure ai recapiti indicati sul mio profilo. Cordiali saluti, Avv. Federica Rossi
Migliaia di persone cercano un parere legale come questo. Registrati come avvocato e trova nuovi contatti.
Buongiorno, sono della provincia di Bari ed ho acquistato una vettura usata da una concessionaria multimarche vicino Monza, appena ritirita la vettura, ho riscontrato diversi problemi, sono arrivato d … Leggi tutto
Il proprietario del mio ex appartamento si rifiuta di restituire la caparra e anzi mi chiede altri soldi perché sostiene che le spese per i lavori dovuti ai danni eccedono le tre mensilità di cauzione … Leggi tutto
Presso un concessionario (grande e famoso) di Frosinone ho acquistato un'auto usata per 6400 euro (compreso passaggio). L'auto dopo il ritiro si è fermata in autostrada ed è stata riportata nella loro … Leggi tutto