Successione coniuge art. 179 lettera b codice civile: interpretazione

Buongiorno mia madre è deceduta il 12/10/2017 ed era erede per 1/4 della proprietà di un immobile. Detto immobile ora sarà venduto. Interpretando la lettera b) dell'art 179 del codice civile si evince che le donazioni ed eredità sono beni personali e non costituiscono oggetto della comunione salvo che per espressa disposizione testamentario. Ebbene i miei genitori verosimilmente erano in comunione dei beni. verificato che non c'è stata a suo tempo disposizione testamentaria che prevedesse anche l'inclusione di mio padre (coniuge) nell'eredità di mia madre, è corretto affermare che gli unici eredi sono i figli (me ed i mie fratelli)? Questo chiedo a maggiore chiarezza in quanto pare che il notaio che dovrà occuparsi della successione voglia includere anche mio padre. Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti
Utente 7015

L’Avvocato risponde:

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Domenico Russo
Avvocato Amministrativista

Risposta in data 01/03/2021

Suo padre deve ritenersi erede. La norma citata si riferisce ad una fase anteriore alla successione, all'acquisto del bene pervenuto in vita per donazione o successione: questo bene non rientra nel regime di comunione dei beni, salvo eccezioni, ma è bene personale del beneficiario. Ma una volta deceduto il beneficiario si applicano le norme in materia di successione, per cui - in fattispecie (art 581 c.c.) - in assenza di testamento sono eredi coniuge, e figli, salvo caso di indegnità (per cui l'indegno può essere escluso dalla successione - art 463 e 463 bis c.c.). Cordiali saluti. Avv. Domenico Russo.

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