Uso esclusivo: come funziona?

Una persona che riceve attraverso testamento olografo l'uso esclusivo di un appartamento, può di sua iniziativa convertire tale diritto in una percentuale di proprietà sullo stesso appartamento?
Utente 7592

L’Avvocato risponde:

Sarebbe come a chiedere se ci si può sposare da soli. purtroppo, o per fortuna, no, quindi se ancora non si è sposato è salvo se per quanto riguarda quello che lei ha ricevuto in eredità, siamo nell'ambito dell'Autonomia contrattuale tra le parti quindi può cercare una corto con gli altri coeredi dopodiché puntualizzarlo in uno schema contrattuale. In ogni caso il nostro studio formato da 8 elementi e con 144 recensioni a 5 stelle su Google Maps, è in grado di assisterla per il meglio nel caso in cui avesse necessità di assistenza giudiziale per un approfondimento. I migliori saluti. Per info: 3481317487
MM
Massimiliano Masia
Avvocato Civilista

Risposta in data 27/04/2021

L'uso di un bene immobile non potrà mai essere convertito in un titolo di proprietà se non nei casi dell'intervenuta usucapione
VL
Veronica Liviero
Avvocato Civilista

Risposta in data 27/04/2021

Buongiorno, il titolare del diritto d'uso di un appartamento purtroppo non può convertire di propria iniziativa tale diritto in un altro diritto reale (quota indivisa del diritto di piena proprietà). Nulla impedisce che le parti, ossia il titolare del diritto reale d'uso (o d'usofrutto) e il titolare della nuda proprietà dispongano dei rispettivi diritti, addivenendo ad un accordo che, avendo ad oggetto dei beni immobili, dovrà necessariamente formalizzarsi con atto pubblico o scrittura privata autenticata da Notaio. Con i migliori saluti. Avv. Veronica Liviero
Gentile Utente, tradizionalmente si distingue tra "diritto d'uso", "diritto di abitazione" ed "usufrutto". L'"uso" consiste nel diritto di servirsi di un bene e, se fruttifero, di raccoglierne i frutti limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia (art. 1021 c.c.). L' "abitazione" consiste nel diritto di abitare una cosa limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia (Art. 1022 c.c.). L'uso e l'abitazione sono tipologie limitate di usufrutto. L'usufrutto vero e proprio dà un potere più ampio sul bene, ed ha un valore economico più elevato (rapportato anche all'età dell'usufruttuario). L'usufrutto se concesso ad una persona giovane ha un valore più elevato della quota di proprietà. Il Testamento è noto, non deve essere interpretato letteralmente, ma occorre far fede alle reali intenzioni del Testatore, il quale potrebbe aver parlato di "uso ESCLUSIVO" per riferirsi all'usufrutto. In ogni caso, tanto l'uso quanto (certamente di più) l'usufrutto, possono essere rinunciati in cambio di una quota di proprietà o di una somma di denaro da parte dei proprietari. Qualora necessita di una consulenza più dettagliata - se vuole - può contattarmi tramite il mio profilo, richiedendo una consulenza diretta. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano - antoninoercolano()hotmail.it
Buon pomeriggio, nel testamento il diritto di cui si parla è l'uso pertanto il proprietario individuato è un altro soggetto, e non è possibile trasformalo in titolo di proprietà a meno che non ci sia una vendita.Essendo un onere per il proprietario può essere proposta una somma affinchè si rinunci al diritto di uso. Per ulteriori chiarimenti non esiti a contattarmi

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