Vendita casa: posso farlo anche se l'iter è ancora in corso?
Mio padre è proprietario di un solo bene immobile, una casa. I suoi unici eredi siamo io e mia sorella. Mio padre ha già fatto testamento indicando me come sua unica erede universale. Quando mio padre morirà, mia sorella impugnerà certamente il testamento per ottenere la sua quota legittima di eredità. La domanda è: dopo aver completato la successione, posso vendere la casa, anche se l'iter dell'impugnazione da parte di mia sorella è ancora in corso? Grazie.
Buonasera. Accettata l’eredità, può procedere alla vendita dell’immobile, anche in caso di impugnazione del testamento da parte di sua sorella. Tuttavia, deve tener conto che sua sorella provvederà, probabilmente, a trascrivere, presso i registri immobiliari, la domanda giudiziale (complicando già così la vendita dell’immobile, se non ancora avvenuta, poiché gravato dalla trascrizione), con l’effetto che, se verrà accolta, potrà opporre la sentenza ai terzi dalla data della trascrizione della domanda stessa, travolgendo, così, l’acquisto dell’immobile. qualora sia avvenuto, però, dopo la trascrizione. Inoltre, sua sorella potrebbe, anche, chiedere in giudizio il sequestro del bene, in attesa della sentenza, per impedirne la vendita. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo Per contatti: avvdecrescenzochiocciolalibero.it
Il testamento in favore di un solo figlio è valido fino a quando non venga impugnato dai legittimari esclusi o lesi (può essere impugnato entro 10 anni). Terminato l'iter della successione potrà vendere il bene. Se nel frattempo Sua sorella ha impugnato il testamento, potrebbe essere disposto il sequestro giudiziario sui beni. Sarebbe certamente più saggio e molto meno dispendioso (per entrambe) trovare un accordo di reintegrazione della legittima, cioè un accordo con Sua sorella con la quale viene reintegrata della quota minima di eredità (legittima) con rinuncia ad ogni azione giudiziaria. In tal modo si potranno evitare inutili liti e spese giudiziarie. A meno che Sua sorella non abbia avuto donazioni in vita, infatti, è certamente deleterio per Lei resistere in giudizio. Nel caso avesse altri dubbi può richiedere una consulenza diretta (e più approfondita) tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano
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