Vendita quota ereditaria ad altro coerede: domande
Buongiorno, io e gli altri miei 5 fratelli abbiamo ereditato da mio padre una casa ed un terreno. La casa è attualmente abitata dall'unico figlio non sposato, peraltro invalido civile. Questo ha proposto a tutti l'acquisto delle quote della casa, ma, mentre io ho ceduto la mia quota con una scrittura privata, gli altri non vogliono sentirne di vendere. Mio fratello, quello che ha acquistato la quota, si è recato dal notaio per regolarizzare l'acquisto, ma gli è stato detto che il rogito non si può fare senza l'assenso degli altri coeredi che devono partecipare al rogito. E' vero? Io ho letto che nel caso di vendita ad altro coerede non c'è il diritto di prelazione. Perché il notaio pare dica il contrario? Cosa possiamo fare? Cordiali saluti
Gentile Utente Il caso da lei proposto non sembra essere un problema di prelazione, tutt'al più un tipico caso di alienazione del singolo bene ereditario (c.d. quotina), facente parte di una massa ereditaria ben più ampia (c.d. quotona). Per renderle quanto più breve la soluzione del caso, la vendita del singolo bene, da parte di uno solo dei coeredi, ha solo effetti obbligatori ed è subordinato alla futura assegnazione del bene in sede di divisione. Questo rende pertanto impossibile procedere al perfezionamento degli accordi presi con la scrittura privata, in assenza del consenso unanime degli altri coeredi, salvo il caso di cessione della sua intera quota ereditaria (la quotona). Cordialmente Avv. Leonardo Baldi
Buongiorno, nessun problema di prelazione ex art. 732 c.c. in quanto la vendita è effettuata in favore di un altro coerede. Il problema, semmai, che le ha sollevato il Notaio è che, nel caso di specie, non si sta procedendo alla vendita della sua intera quota ereditaria (sia del terreno che della casa) ma alla vendita della c.d. quotina, cioè della sua sola quota della casa. Tuttavia quest'ultima vendita per avere efficacia reale diretta necessita del consenso di tutti i coeredi altrimenti potrebbe essere strutturata quale vendita condizionata all'esito divisionale oppure quale vendita di cosa parzialmente altrui. Queste due ultime operazioni attribuirebbero alla vendita efficacia reale differita ed obbligatoria immediata (Ia proprietà non passa subito). In conclusione, è corretto quanto riferito dal notaio e dunque tutti i coeredi devono partecipare al rogito per consentire il trasferimento della sua quota a suo fratello con efficacia diretta ed immediata. Buona giornata.
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