Richiesta di rimborso caparra causa covid-19: è un mio diritto?

Con il mio ragazzo ho programmato il nostro matrimonio il 3 maggio 2020. A causa della pandemia Covid-19 abbiamo dovuto annullare il matrimonio. L'anno scorso abbiamo prenotato una villa per la festa per il 3 maggio. Ovviamente abbiamo pagato una caparra. Ora vorremmo annullare completamente il matrimonio e abbiamo richiesto la restituzione della caparra ma il proprietario ha rifiutato. Secondo la legge, in caso di pandemia mondiale è possibile riavere la caparra? E se è possibile, quale legge lo permette?
Utente 3319

L’Avvocato risponde:

MM
Michele Manni
Avvocato Civilista

Risposta in data 23/04/2020

Sig.Ra Alina buonasera sono l'Avv. Manni Michele per adesso la restituzione della caparra è operativa solo per le date sino al 3 aprile 2020, potrebbe concordare con il proprietario della struttura rimborso parziale di quanto versato. Se cosi non fosse si potrebbe recedere contrattualmente per forza maggiore con l'ausilio di un legale. Spero di esserLe stato utile in caso mi contatti senza problemi. Troverà i miei riferimenti nel mio profilo. Cordialità Avv. Michele Manni
Immagine di profilo avvocato
Marco Sansone
Avvocato Amministrativista

Risposta in data 23/04/2020

Trattasi di "impossibilità sopravvenuta" a voi non imputabile. Dovete eccepirla e chiedere formalmente la restituzione della caparra versata. In caso di inerzia può agire giudizialmente (anticipando un'istanza con invito alla negoziazione assistita) chiedendo il doppio di quanto versato. Se vuole approfondire può scrivermi su marco()avvsansone.it
Buonasera, a fronte della situazione emergenziale potete richiedere la risoluzione del contratto e la restituzione della caparra versata. Previo esame della documentazione, servirà per prima cosa inviare una comunicazione formale a controparte con cui richiedere quanto avete corrisposto. Sono a sua disposizione per fornirle assistenza in merito, mi può contattare tramite piattaforma o tramite il sito www.avvocatopietravaleria.it Cordiali saluti
LM
Luca Mazza
Avvocato Civilista

Risposta in data 23/04/2020

Gentile utente, l'impossibilità sopravvenuta di dare corso al contratto di ristorazione costituisce motivo di risoluzione del contratto stesso. In base agli articoli 1256 e 1463 del Codice civile, la parte che ha ricevuto un acconto sul prezzo dovrà quindi restituirlo all'altra. Mi contatti ai recapiti in scheda per avere assistenza da remoto e per richiedere - con una diffida legale - la restituzione delle somme.

Migliaia di persone cercano un parere legale come questo. Registrati come avvocato e trova nuovi contatti.

Sei un Avvocato? Registrati!

Avvocati specializzati in Diritto Amministrativo

Hai bisogno di un avvocato online?
Richiedi una consulenza legale su deQuo. Oltre 3.000 avvocati sono a tua disposizione. Parla con uno specialista, anche gratis.
Decorazione