Acquisto di casa appartenente ad una persona tutelata

Buongiorno. Abbiamo fatto una proposta d'acquisto per una casa appartenente a due fratelli e al padre sotto tutela di un giudice, in quanto malato di sla e non capace di prendere decisioni autonome. Con l'agenzia immobiliare abbiamo fatto un contratto, senza versamento di caparra, in cui i figli hanno già firmato ed accettato, mentre per il padre deve porre l'accettazione o meno un giudice tutelare. Nel corso dei giorni la situazione ha preso degli strani risvolti, ci è stato detto dall'agenzia che l'avvocato aveva incrociato il giudice e le aveva detto di offrire più soldi perche accettasse, cosa già strana, ma abbiamo provveduto ad aumentare l'offerta di 5000 euro, essendo comunque conveniente il prezzo totale. Adesso è passato un mese e il giudice che prima aveva dopo 2 giorni (logicamente sarà un'invenzione dell'agenzia per farci offrire di più, con relativo nuovo contratto) già detto di offrire di più, ora non se ne sa più niente, e nel contratto avevamo dato tempo ai figli di rispondere entro ad un lasso di tempo che hanno rispettato, ma.non era stata messo un termine massimo di validità dell'offerta inerente alle tempistiche del giudice. Quindi vorremmo sapere, anche se non è specificato, dopo quanto tempo potremmo ritirarci dall'offerta nel caso il giudice ci metta troppo tempo. L'agenzia dice che se ci ritiriamo adesso dopo un mese il giudice può obbligarci a pagare una penale, ma mi sa da cosa sporco, come il fatto di offrire in più, diciamo un escamotage per obbligarci a fare scelte obbligate e maggiori. In sostanza vorremmo sapere dopo quanto poter recedere. Non è che se il giudice ci risponde dopo un anno o dieci anni (per farla assurda...) noi siamo vincolati a non fare scelte per sempre. Grazie. Spero di avere una risposta per poter sapere come proseguire in caso le cose si prolungassero troppo. Buona giornata
Utente 17773

L’Avvocato risponde:

Buongiorno, il comportamento dell'agenzia e del venditore è quantomeno anomalo e poco trasparente. In effetti sarebbe stato opportuno subordinare la proposta a un termine per l'autorizzazione del giudice, ad ogni modo tutti i venditori devono accettare la proposta diversamente non ha valore. Per valutare in modo concreto come suggerirvi di agire, è necessario prendere visione della documentazione in vostro possesso e porvi alcune domande. Resto a vostra disposizione per consulenza o assistenza, trova l'accesso diretto e i contatti dello studio sul mio profilo. Cordiali saluti Avv. Elena Armenio

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