Atto compravendita rinviato ripetutamente: che fare?

Buonasera, Io ed il mio compagno, in seguito ad un imminente trasferimento di lavoro a settembre 2021, abbiamo deciso di acquistare un appartamento nei pressi di Cagliari. A fine settembre ne vediamo uno che ci interessa e subito facciamo la proposta di acquisto, accettata dal venditore con data ultima per il rogito al 30/03/2022. Premettendo che di mezzo c'è un'agenzia immobiliare, la quale, al momento della "visita" dell'immobile ci dava varie informazioni sul proprietario.. ovvero che lo stesso già aveva un altro immobile dove trasferirsi e che lo avrebbe fatto al più presto vista la gravidanza della moglie. Noi abbiamo chiesto il mutuo alla banca in data 01.10.2021 e come suggerito dall'agente immobiliare abbiamo pressato facendo intendere una certa urgenza nel trasferirci al più presto possibile. Già dal 26.11.2021 eravamo pronti a stipulare ma il venditore ha fatto slittare la data al 10.12.2021 sostenendo che serviva della documentazione reperibile solamente il 01.12.2021. In data 06.12.2021 veniamo informati del rinvio dell'atto da parte del venditore poichè impossibilitato a traslocare viste le condizioni di salute della moglie. Viene fissata una nuova data al 14.01.2022 ma il 29.12.2021 il venditore rinvia ulteriormente il rogito in quanto la sua "nuova dimora" non era ancora pronta, sebbene al momento della proposta di acquisto ci fu riferito ben altro. Viene fissata un'ulteriore data al 18.02.2022; in questo caso siamo costretti noi compratori a rinviare in quanto positivi al covid in tale data. Viene quindi fissata la data dell'11.03.2022 e ad oggi, 10.03.2022, veniamo informati che il venditore è sottoposto a isolamento fiduciario per contatto stretto con un positivo. Attualmente la nuova data presupposta per il rogito è per il 25.03.2022, per noi data ultima poiché non intendiamo spendere ulteriore tempo. La domanda è: nel caso in cui non si riesca a stipulare l'atto il 25 marzo, PER QUALSIASI MOTIVO, possiamo agire legalmente e richiedere rimborsi vari?
Utente 13635

L’Avvocato risponde:

VD
Valeria Denitto
Avvocato Civilista

Risposta in data 10/03/2022

Il termine ultimo per poter stipulare l'atto è fissato al 30.3.2022. pertanto se ciò avviene prima di tale data non vi è alcun inadempimento da parte di nessuna delle parti. In caso contrario, ovverosia si stipula in data successiva al 30 marzo 2022, potete richiedere i danni che possono consistere, oltre che nel doppio della caparra versata, in eventuali penali se pattuito, in rimborso spese da sostenere per altri alloggi temporanei,ecc ecc...
Buongiorno, premesso che va visionato l'accordo, se nell'accordo la data di stipula del rogito non è inserita come "essenziale" andrà inviata prima una formale messa in mora per l'adempimento e in seguito domandare la risoluzione del contratto. Se invece il 31.3.2022 è considerata data come termine essenziale, previa comunicazione formale può essere risolto l'accordo. Per correttezza tuttavia Le devo rappresentare che se l'accordo dovesse slittare per cause sopravvenute (Ad esempio: positività al covid), la risoluzione non sarebbe legittima. Ciò premesso, Le consiglio di domandare a un legale l'esame dell'accordo affinchè possa, per tempo, organizzarsi per gli adempimenti opportuni a tutelarsi (e nel caso, domandare anche il risarcimento del danno). A disposizione, saluto cordialmente.

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