Come riavere indietro i miei soldi?

Circa un mese fa o più, mi sono rivolta a questo PR per l’affitto di un loft privato a Milano (zona maciachini) per svolgere all’interno la festa di capodanno con 55 persone, per il quale ho pagato 200€ di acconto + 500€ di quota già saldata, come sappiamo in seguito alle nuove norme vigenti di qualche giorno fa, le feste, assembramenti e simili sono state vietate. Il PR parlando con il proprietario del loft mi ha riferito che la festa di capodanno si sarebbe potuta svolgere perché di norma il loft non è un locale pubblico ma un “centro ricreativo culturale, un’associazione.” Le quali non sono sottoposte alle nuove restrizioni. Così il PR prosegue il suo discorso dicendomi che avrei dovuto dare nomi e cognomi di questi 55 invitati, in modo tale che il proprietario avesse potuto iscriverci FITTIZIAMENTE come soci per evitare sanzioni in caso di controlli e così organizzare una festa a tutti gli effetti illegale. Per cui noi data la situazione dei contagi in aumento poiché accettare e svolgere questa festa con 55 persone in un posto che di capienza ne può contenere 40, il tutto illegalmente non ce la siamo sentita. Per cui il giorno successivo ho riferito che ci saremmo tirati indietro, così il PR mi comunica che il proprietario si sarebbe trattenuto la caparra di 200€ e il resto ci sarebbe stato restituito e che se avesse trovato altre persone intente ad affittare il loft ci avrebbe restituito la totalità della spesa. Oggi mi ha riscritto cercando di convincermi a fare comunque la festa (sottolineo illegale) e al mio rifiuto si è indispettito iniziando a sottolineare che probabilmente si sarebbero tenuti più di 400€ cosa mai specificata prima, anche per ripagare i costi delle pulizie avvenuti oggi, nonostante io gli avessi comunicato giorni prima che non avremmo voluto più il loft è quindi in pratica si è fatto le pulizie a spese nostre, ammesso che sia vero. Sopratutto violando l’articolo 1463 del codice civile. Che cito testualmente dice «Nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell'indebito». Dopo avergli fatto notare ciò ha iniziato ad essere verbalmente più aggressivo, ho cercato di fargli capire che non era giusto e ha iniziato a minacciarmi dicendo che mi avrebbe fatto causa “per danno procurato”, per intimidirmi e prendersi gioco di me solo perché ho 20 anni. Così ho chiamato le forze dell’ordini le quali mi hanno detto che nonostante io sia dalla parte della ragione e lui stia facendo molteplici violazioni non possono fare nulla e quindi devo procedere per vie legali. Come posso riavere indietro i soldi che mi spettano? Grazie mille per la gentile attenzione
Utente 12031

L’Avvocato risponde:

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Antonio Sirica
Avvocato Civilista

Risposta in data 28/12/2021

Gentile Utente a mio avviso lei ha diritto al pagamento integrale di questi importi. Il mio studio si occupa molto spesso di problemi di questo tipo e per questo motivo siamo in grado di offrire su tutto il territorio nazionale un servizio di recupero crediti con costi interamente a carico del debitore (nel suo caso, l'ex datore di lavoro). Se vuole approfondire mi contatti pure senza impegno ai recapiti indicati nel profilo dello studio ovvero mandi una mail a segreteria()siricalegal.it. Cordiali saluti Avv. Antonio Sirica
Buongiorno, premesso che bisognerebbe approfondire la questione, i presupposti per ottenere la restituzione delle somme versate ci sono. Provveda ad inviare al soggetto in questione formale comunicazione di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano

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