Salve, nel 2015 ho acquistato un immobile dove io risulto la proprietaria e mio compagno parte mutuaria insieme a me (io per che ho garantito il mutuo con l’immobile stesso lui per che lavorava). Abbiamo conto cointestato da allora dove regolarmente pago il mutuo che ha la durata di 20 anni. Nel 2021 ci sposiamo in separazione di beni e mi è venuto un dubbio. Premesso che la casa coniugale è stata adibita a casa di mio marito per voler suo e accettato da me, la mia domanda è: in caso di morte di mio marito gli altri eredi (figli) chiamati all’eredità possono avanzare pretese invocando donazione indiretta? Grazie
Buonasera. Che possa considerarsi o meno una donazione è indifferente, i cosiddetti eredi necessari, in ogni caso, potrebbero pretendere la riunione con la massa ereditaria dei beni donati in vita dal de cuius così come la restituzione delle somme elargite dallo stesso per l’acquisto della casa familiare intestata solo all’alro coniuge in separazione dei beni. Per una consulenza più accurata, anche in videochiamata (Zoom, Skype o WhatsApp), può contattarmi, per un preventivo, alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti Avv. Vincenzo de Crescenzo
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