Sfratto per morosità: come comportarsi

Sono amministratore di una srl, società conduttrice di un locale commerciale. Le eredi (figlie), della locatrice del citato locale (deceduta il 16/12/2020,) in data 07/01/2021, mi inviano una comunicazione contenente la richiesta di saldo dei canoni non pagati (da ottobre 2020), e al contempo mi comunicano l'intenzione di recedere dal contratto in qualità di eredi. In data 23/03/2021, faccio nota di riscontro in cui faccio presente che non possono recedere dal contratto, perchè subentranti nello stesso come previsto dalla legge e che eravamo in ritardo nei pagamenti per via del Covid e avrei saldato il pregresso entro aprile 2021. In data 24/03/2021 mi arriva tramite pec. la messa in mora da parte del legale per un importo di € 1.710,00, corrispondente a n. 6 mensilità (ottobre 2020/marzo 2021), con intimazione al saldare entro 10 giorni. Saldo il suddetto importo il 18/05/2021 con bonifico bancario, come ho sempre fatto. In data ofierna (28/07/2021), ricevo intimazione di fratto per morosità e contestuale citazione per la convalida, contestandomi un arretrato nei pagamenti di € 2.850,00 per il periodo che va da ottobre 2020 a luglio 2021, cifra non reale avendo già versato € 1.710,00 (6 mensilità). Ho voluto illustrare per grandi linee come stanno realmente le cose, e posso fornirvi a supporto tutta la documentazione.