Salve, a dicembre 2020 mio padre e mia madre hanno divorziato. Il comune ha detto che devono passare 6 mesi dal passato in giudicato per aggiornare lo stato civile. A marzo 2021 mio padre è venuto a mancare. Io sono figlio unico ed ho accettato l'eredità con beneficio di inventario. Le passività colpiscono anche mia madre oppure il divorzio è già avvenuto a dicembre e non servono i famosi 6 mesi per il passato in giudicato?
SEGUITO - Avv. Vincenzo de Crescenzo Ai fini della trascrizione di una sentenza su ricorso congiunto di divorzio dovrebbe, quindi, essere sufficiente la sua pubblicazione, senza dover attendere che sia passata in giudicato, non essendo possibile impugnarla. Per l’orientamento contrario, che ritiene il passaggio in giudicato della sentenza di divorzio sempre necessario prima della sua trascrizione nei registri dello stato civile, nelle more, la sopravvenuta morte del coniuge, in ogni caso, determina la cessazione della materia del contendere, con riferimento al rapporto di coniugio e a tutti i profili economici connessi, onde l’evento della morte sortisce l’effetto di travolgere ogni pronuncia in precedenza emessa e non ancora passata in giudicato (Cass.azione Civile, Ordinanza n. 31358/2019) Il divorzio sarebbe, quindi, inefficace ed il coniuge superstite risulterebbe ancora separato coservando, così, i diritti successori sul patrimonio dell’altro coniuge scomparso, quale erede legittimario. Cordialmente Avv.Vincenzo de Crescenzo Per contatti: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit
Buongiorno, ai fini del divorzio occorre che la sentenza sia passata in giudicato. Sua madre, comunque, può sempre provvedere a rinunciare all'eredità. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano
Gentile Utente, essendo il decesso di Suo padre intervenuto a sentenza di divorzio non ancora passata in giudicato, Sua madre risulta essere coniuge separato e pertanto legittimata a succedere nel patrimonio del defunto. Qualora non lo volesse, avrebbe comunque la facoltà di rinunciare all'eredità. Resto a disposizione per eventuali ulteriori approfondimenti tramite una consulenza diretta oppure ai recapiti indicati sul mio profilo. Cordiali saluti, Avv. Federica Rossi
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