Problema con il commercialista
Buongiorno. Ho un problema con il mio commercialista. Ad ottobre del 2018 chiesi al mio commercialista di effettuare la chiusura della ditta individuale e la cessazione della partita iva. Lui mi diede conferma di averla fatta e che la stessa fu esecutiva dal fine ottobre del 2018. A dicembre del 2019 (più di un anno dopo) mi arriva una comunciazione dal sito "agenzia dell'entrate - riscossione", nella quale si parlava di una cartella di pagamento depositata nei confrinti del sottosvritto da parte dell'inps per i contributi personali dei mesi di gennaio-febbraio-marzo 2019. Ho pensato che ci fosse un errore. Per esserne sicuro, però, ho fatto una visura e, effettivamente, la ditta risultava ancora 《attiva》. Ho comunicato tutto ciò al mio commercialista. Lui ha sostenuto di aver fatto la chiusura. Io, con alcune domande, ho capito che non l'ha fatto. Poiché, comunque, si può fare la chiusura retroattiva (se non c'è stato alcun movimento - come nel mio caso), gli ho chiesto di farla, così da poter richiedere lo sgravio. Lui ha fatto la richiesta di cessazione unica alla camera di commercio. Questa, purtroppo, non è andata a buon fine, in quanto sul sito dell'agenzia dell'entrate risulta essere cessata (in data 31-12-2018, quindi ha sbagliato anche data), ma, per mancanza di documenti (a suo dire), tale comunicazione non è mai arrivata all'inps. In tal modo, quindi, io non ho potuto richiedere lo sgravio. Lui, allora, mi ha detto di aver fatto la rcibiesta al SUAP e di fare la chiusura in tal modo. Io gli ho detto che, in ogni caso, avrebbe dovuto fare in fretta poiché scadevano i 60 giorni nei quali potessi oppormi alla cartella. Questa risposta, a suo dire, non è ancora arrivata e, con la situazione del coronavirus, ci siano bloccati tutti. Come faccio adesso a risolvere la questione? Nonostante siano passati i 60 giorni, posso richiedere lo sgravio? Serve, poi, tutto questo tempo per cessare un'attività?