Esposto: conviene farlo?

La presente per chiedere se il comportamento di un avvocato iscritto al Vostro Ordine – del quale mi riservo di comunicare le generalità - è passibile di un esposto per quanto sotto descritto. A livello di amicizia familiare, a circa metà anno 2017, l’avvocato in questione ha fatto da tramite tra mio papà (deceduto successivamente in data 27.04.2018) ed un notaio al fine di raccogliere informazioni di carattere patrimoniale per redigere testamento. Poiché il papà non era già in grado di produrre la documentazione necessaria, la sottoscritta figlia ha preso visione della documentazione bancaria, assicurativa ed in genere patrimoniale ed immobiliare, che ha inoltrato all’avvocato a mezzo mail unitamente ad una serie di prospetti. Così come ha messo a disposizione tre atti (in originale) di compravendita immobiliare ritirati dallo stesso avvocato presso l’abitazione del papà. Il testamento non fu poi redatto in quanto sia il notaio che l’avvocato, presente in qualità di testimone, si resero conto dell’incapacità del papà di comprendere in quel momento il senso delle proprie azioni. Tra i prospetti trasmessi vi era un elenco di buoni postali nominativi sottoscritti dal papà a favore dello stesso e della sottoscritta. Un altro prospetto elencava le polizze assicurative stipulate dal papà a favore di eredi legittimi e/o eredi nominati ed evidenziava un ammontare maggiore a favore della sottoscritta. Spiegato sommariamente quanto sopra, sono a chiedere: - il suddetto avvocato ha potuto inoltrare i numerosi prospetti all’altro figlio? - il suddetto avvocato può utilizzare tali prospetti ed i dati in essi contenuti per un’azione di divisione in qualità di legale dell’altro figlio? - per tutto quanto sopra è possibile presentare al Vostro ordine un esposto? In attesa di Vostro cortese cenno di riscontro alla presente, porgo anticipati ringraziamenti e distinti saluti.