Querela per diffamazione: c'è un'aggravante?

Nel febbraio del 2018 la mia famiglia (miei figli e il mio ex marito) sono stati vittime di una diffamazione perpetrata via whatsapp da parte di un individuo, che li accusava di appropriazione indebita, quindi di furto. la diffamazione avveniva tramite chat che coinvolgeva circa 800 persone, tra questi anche parenti e amici, oltre che clienti. in seguito a questa chat la sottoscritta tentava il suicidio ingerendo un congruo numero di psicofarmaci. l'intervento tempestivo del 118 e il conseguente ricovero in ospedale mi salvava la vita. venivo poi ricoverata in reparto psichiatria e sono tutt'ora seguita dal centro per la salute mentale, in quanto in seguito a questo sono caduta in depressione maggiore causandomi una invalidita' pari all'80 per cento. chiedo cosa posso fare per tutelare me stessa e i miei familiari.
Utente 5359

L’Avvocato risponde:

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Avvocato Dequo

Risposta in data 16/09/2020

Buona sera, agisca civilmente per il risarcimento del danno patrimoniale e, contestualmente, presenti una querela per diffamazione.
Buonasera. A livello penale è caduta in prescrizione la possibilità di querelare il soggetto,stante il decorso del termine di 90 giorni. A livello civile è ancora possibile esercitare un azione dinanzi al tribunale di residenza per chiedere il risarcimento dei danni patiti: tuttavia mi pare di capire che oggetto della diffamazione siano stati i suoi figli e il suo ex marito,quindi le consiglierei di fare instaurare una simile richiesta risarcitoria giudiziale dai suddetti. Cordiali saluti. Walter Caponi
Gentile utente, la diffamazione può essere denunciata. Se ha bisogno di assistenza, può contattarmi privatamente. Cordiali saluti

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