Compatibilità tra farmaci assunti e lavoro in sanità

Salve, avrei bisogno di delucidazioni sulla mia prospettiva lavorativa. Sono un'infermiera di 37 anni, cui circa 8 mesi fa è stato diagnosticato un bipolarismo di tipo 2. Assumo il litio da 6 mesi e sia lo psichiatra dell'asl che lo psicoanalista mi esortano a riprendere a lavorare, sostenendo che sarei perfettamente in condizioni (sono in compenso clinico da un anno e mezzo). So di persone bipolari che lavorano tranquillamente, ma trattandosi di un lavoro in sanità, mi chiedevo se ci fossero norme particolari. La mia domanda è se, assumendo il litio, legalmente potrei avere dei problemi quando andassi a dichiararlo al medico competente, quale sia insomma la normativa in materia. Inoltre, volendo partecipare ad un concorso pubblico e non avendo fatto la pratica per l'invalidità, vorrei sapere se sia necessaria o potrei farlo anche senza. Grazie mille, cordiali saluti.
Utente 6895

L’Avvocato risponde:

Buongiorno, per fornire risposta ai suoi quesiti è necessario esaminare la documentazione sanitaria e contrattuale in suo possesso. Sono a disposizione per darle apposita consulenza in merito, sono specializzata in diritto del lavoro; mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra

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