Diritto del lavoro: posso essere licenziata in maternità?

Buongiorno, sono stata licenziata perché l azienda per cui lavoravo è venuta in possesso di una chat privata tra me e un ex collega in cui facevamo dichiarazioni poco carine sulla compagna del capo ( no offese) , mi è stata fatta la lettera di richiamo Disciplinare durante il congedo obbligatorio di maternità e sono stata licenziata nel periodo in cui dovrei essere protetta (il mio bimbo non ha ancora compiuto un anno) inoltre ho comunicato anche la mia seconda gravidanza prima che mi licenziassero.
Utente 10137

L’Avvocato risponde:

Buongiorno. Il licenziamento della lavoratrice nel periodo che va dall’inizio della gestazione (300 giorni prima della presunta data del parto) fino al compimento di un anno di vita del bambino, è sempre vietato, tranne che in casi eccezionali, tra i quali quello della colpa grave della lavoratrice, costituente giusta causa di risoluzione del rapporto di lavoro che, secondo consolidato orientamento giurisprudenziale, non può rinvenirsi nella mera giusta causa prevista dal CCNL ai fini del resesso, essendo necessaria una colpa soggettivamente più qualificata, cioè un qualcosa di più che corrisponda effettivamente a quella colpa specifica richiesta in tali casi dalla legge. Per una consulenza più accurata, email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti Avv. Vincenzo de Crescenzo
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Maria Alessi
Avvocato Civilista

Risposta in data 28/09/2021

Buonasera, quello che Le hanno fatto non è ingiusto ma è anche illegittimo quindi dovrebbe impugnare il licenziamento entro 60 giorni dal giorno in cui ha ricevuto la lettera. Resto a disposizione per fornirle assistenza legale. Mi contatti all'indirizzo alessimaria.77()gmail.com per una consulenza gratuita. Cordialmente. Avv. Maria Alessi, Reggio Calabria - Roma
Gentile Sig.ra, durante la gravidanza e sino al compimento del primo anno del bambino il licenziamento è vietato per legge e quindi illegittimo. Anche nel caso di licenziamento disciplinare occorre che l'indempimento del lavoratore sia gravissimo e tale da compromettere irrimediabilmente il rapporto di fiducia. Peraltro, l'onere della prova della giustificatezza del licenziamento è a carico del datore di lavoro. Nel caso che Lei prospetta - premessa l'opportunità di approfondire la questione visionando la lettera di licenziamento, il Suo contratto di lavoro ed il CCNL applicabile - andrebbe impugnato il licenziamento entro 60 giorni dalla comunicazione del licenziamento e, successivamente presentare un ricorso al Giudice del Lavoro competente per territorio. La ringrazio per l'attenzione e rimango a disposizione per ogni ulteriore indicazione o chiarimento. Avv. Francesco Magnosi
NS
Nicolo Saura
Avvocato Civilista

Risposta in data 27/09/2021

Buongiorno Dalle informazioni da Lei indicate sembrerebbe possibile un impugnazione del licenziamento . Credo sia opportuno rivolgersi immediatamente ad un legale. Se vuole mi può contattare al 3491028603. Cordiali saluti Avv. Nicolo' Saura
Buongiorno, uno dei principali divieti di licenziamento previsti dal nostro ordinamento riguarda la donna nel periodo intercorrente tra l'inizio della gestazione fino al compimento di un anno di vita del bambino. Il divieto di licenziamento di una dipendente in maternità si configura come norma imperativa, con la conseguenza che il licenziamento adottato in spregio al predetto divieto risulterebbe nullo (art. 1418 c.c.). Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano

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