Licenziamento: perchè non ho diritto alla NASPI?

Buonasera , ho lavorato per sette anni come impiegata amministrativa presso una societa' che si occupava di logistica . Al 31.12.20 mi hanno fatto dare le dimissioni per riassumermi il 02.01.21 presso un'altra societa' del gruppo a cui erano stati girati gli appalti . A febbraio quest'ultima societa' e ' stata ceduta a un consorzio che non ha potuto licenziarci per mancato superamento prova entro i 60 giorno solo perche' la prova non era prevista nel contratto , visto che sia io che la mia collega avevamo alle spalle anni di lavoro per la precedente societa' . Ci hanno proposto il trasferimento presso la loro sede di Vercelli ( circa 150 km dalla sede attuale ) e noi abbiamo rifiutato . Ora aspettiamo il licenziamento , ma avremo diritto alla NASPI ? Grazie
Utente 7257

L’Avvocato risponde:

Buongiorno, in generale la NASPI spetta in caso di perdita involontaria del posto di lavoro. Ne consegue che la Naspi spetta solo in caso di licenziamento e non spetta invece in caso di dimissioni o di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Inoltre, la NASPI (questo è il Vostro caso) spetta anche nel caso di rifiuto del lavoratore ad essere trasferito in una sede di lavoro che dista oltre 50 km dalla propria residenza. Tenga presente che, una volta avvenuto il licenziamento, ha 68 giorni di tempo per richiedere la NASPI. Procedura ora che avviene telematicamente. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo Torino - Milano

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