Volevo un Vostro parere sulla mia situazione lavorativa. 16 mesi fa l azienda per cui lavoro ha aperto una procedura di cassa integrazione per mancati guadagni e sono iniziate a girare voci che volessero licenziare il personale femminile ( tutte a tempo indeterminato) per sostituirle con apprendisti già in azienda (tutti uomini). Dal primo verbale, come in tutte gli altri verbali redatti con i sindacati ai rinnovi, in cassa integrazione venivano messi tutti i nominativi del personale, senza una modalità di rotazione ma garantendo la massima rotazione possibile. È dal primo giorno che in cassa vengono messe solo le donne, il personale maschile nemmeno un minuto di cassa integrazione, e nemmeno gli apprendisti vengono messi in cassa, lavorando al posto delle donne. Abbiamo chiesto aiuto ai sindacati ma sono spariti. Volevo chiedere se si poteva parlare di una situazione di mobbing o di discriminazione di genere, anche perché sono convinta che alla fine licenzieranno tutte le donne.
Buongiorno, premesso che la questione andrebbe approfondita, il datore di lavoro deve garantire la rotazione tra i lavoratori in cassa integrazione e deve agire nel rispetto della non discriminazione, della diligenza e della buona fede, evitando che vengano messi in cassa integrazione sempre i medesimi lavoratori. Pertanto, il datore di lavoro è tenuto a rispettare gli impegni presi (vedesi verbale) e in caso contrario il lavoratore stesso può agire chiedendo che venga a cessare la condotta discriminatoria. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo (Cell. 3280999150)
Buon giorno, vorrei chiedere ad un' avvocato (se possibile, anche parlarci telefonicamente) in che modo dovrei comportarmi con il mio datore di lavoro, egli non rispetta i tempi della mia busta paga, … Leggi tutto
Buongiorno, In data 18 Novembre ho effettuato il mio ultimo giorno di lavoro a seguito delle mie dimissioni presso la vecchia società, il contratto previsto era quello del turismo, ad oggi non ho rice … Leggi tutto