Trasferimento: è obbligatorio?

Buongiorno ,lavoro da due anni per l'azienda ***srl con contratto di commesso 2 livello del commercio e con mansione di capo negozio . il livello mi e' stato dato a settembre 2021 , prima esercitavo la medesima attivita con inquadramento al 3 livello del commercio. svolvgo la mia attivita' a Reggio Emilia dove e' anche ubicato il mio domicilio e dato essere questa la mia sede di lavoro ho circa un mese fa preso in affitto un appartamento proprio vicino alla sede di lavoro affrontando un grande esborso economico, mentre prima ero in appoggio da un'amica. premetto che non ho mai ricevuto lettere di contestazione nel mio periodo lavorativo, e anzi come scritto nella quale mi veniva conferito l'aumento di livello , il mio lavoro e' sempre stato incomiabile. il giorno 7 gennaio 2022 durante una visita di un direttore vendite in negozio , vengo accusato di non avere il negozio come lui si aspettava per quanto riguarda il banco frutta e la gestione del pane in doratura. A mia discolpa gli comunico che in turno ero da solo con una ragazza assunta come assunzione obbligatoria e con disabilita' grave , e che all'arrivo dei mie cooleghi che avrebbero iniziato da li a poco avrei cercato per quanto mi era possibile di risanare la situazione. Lui non ha voluto sapere ragioni, e il lunedi successivo sono stato preso in disparte dal mio diretto superiore che mi comunicava che dovevo depositare le chiavi del negozio e che dal giorno successivo sarei stato in ferie forzate , per poi qualche giorno dopo ( circa 5 ) mi sarei dovuto trasferire definitivamente ad una sede di lavoro a circa 40 km dalla mia sede attuale. chiedo se questo tipo di comportamento che mi ha creato parecchia ansia e mi a gettatto in uno stato depressivo pesante , e' lecito o come posso dimostrare che e' stata commessa un'ingiustizia ( mobbing , o maltrattamento ) nei mie confronti . grazie attendo pazientemente una risposta ed intanto ringrazio
Utente 12451

L’Avvocato risponde:

Buongiorno, ho letto attentamente la Sua ricostruzione e credo che sia opportuno aprire immediatamente una trattativa con il datore di lavoro, assistito da un Avvocato. In particolare occorre contestare il trasferimento sottolineando la natura discriminatoria / ritorsiva del provvedimento di trasferimento. Con l'obiettivo di trovare una accordo che le dia accesso alla Naspi ( disoccupazione ) ed in aggiunta ad una buona uscita. Contestualmente possiamo valutare, anche con un medico legale, se ci sono i presupposti per un risarcimento danni per mobbing. Il nostro Studio può assisterla senza alcun costo fino al risultato. Siamo anche in grado ( gratuitamente) di esaminare le sue buste paga per capire se le stesse sono corrette e, in caso contrario, richiedere le differenze retributive che le spettano. Per Studio legale associato Zanardi Galimberti, con sedi a Milano, Roma e Parma, Avv. Andrea Zanardi. il mio portatile è 347.5343065.
Buonasera, dalla descrizione non emerge se lei ha avuto una comunicazione scritta formale di trasferimento, con esposte la ragioni alla base del trasferimento stesso. Infatti, il trasferimento è ammesso dalla legge solo a fronte di oggettive necessità aziendali e non quale "punizione" per comportamenti ritenuti censurabili dal datore di lavoro. Se vuole, può contattarmi ai recapiti che trova nel profilo per avere un confronto più accurato anche alla luce della documentazione che è necessario esaminare. Distinti saluti Benedetta Vivarelli

Migliaia di persone cercano un parere legale come questo. Registrati come avvocato e trova nuovi contatti.

Sei un Avvocato? Registrati!

Avvocati specializzati in Lavoro e Previdenza

Hai bisogno di un avvocato online?
Richiedi una consulenza legale su deQuo. Oltre 3.000 avvocati sono a tua disposizione. Parla con uno specialista, anche gratis.
Decorazione