Abuso edilizio commesso dal vecchio proprietario: cosa fare
Buongiorno, nel 2007 ho acquistato una piccola casetta con un unico bagno esterno, in una struttura adiacente alla casa. Nella ristrutturazione che ho fatto a suo tempo,feci fare il bagno interno ed utilizzai il vecchio bagno per mettere la caldaia. Adesso vorrei fare i lavori al 110% ed ho scoperto che quel locale in cui c'è la caldaia non era stato accatastato, pensavo fosse stato un errore del geometra che seguì la mia pratica di ristrutturazione, ma in realtà adesso, grazie al nuovo geometra che mi segue per la pratica 110%, ho scoperto che é stato costruito abusivamente, oltretutto su una particella che é comune con altri 3 vicini (ed il vecchio geometra o non se n'è accorto o ha omesso di segnalarmi questa cosa). Sono andato a riguardare il compromesso, e nel compromesso c'era Chiaramente indicato il bagno esterno, mentre riguardando l'atto, sull'atto tale locale non compare. Adesso sistemare questa situazione mi costerebbe tra i 5000 e i 6000euro. Posso fare rivalsa su chi mi ha venduto casa(che é anche chi ha costruito questo bagno commettendo l'abuso) o sull'agenzia che hanno spudoratamente marciato sulla reale esistenza della conformità di questo bagno inserendolo nel compromesso e non nell'atto, anche se quell'atto l'ho firmato nel 2007, senza verificare che in effetti riportasse lo stesso numero di stanze del compromesso e della realtà dei fatti? Mai mi sarei aspettato che una casa abitata potesse avere l'unico bagno abusivo. Anche a voler buttare giù la struttura sarebbe forse un costo maggiore perché dovrei fare modificare tutto l'impianto di riscaldamento e perderei dello spazio in una casa già molto piccola. Grazie
Buongiorno, premesso che bisognerebbe visionare la documentazione in Suo possesso, nel caso da Lei descritto si potrebbe ipotizzare anche una responsabilità in capo al notaio, in quanto il notaio stesso, salvo sia stato espressamente dispensato dal cliente, è chiamato a verificare che l'immobile oggetto del rogito sia regolare da un punto di vista urbanistico. Diversamente potrebbe essere chiamato a risarcire il danno insieme all'agente immobiliare che ha intermediato la vendita del bene. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo
Buonasera, l’azione di risarcimento danni si prescrive in 10 anni che decorrono dalla scoperta dell’abuso ( e non dalla sottoscrizione dell’atto). Per cui, dovrebbero esserci dei margini per poter agire contro il venditore. Ovviamente, occorrerà visionare il compromesso, l’atto di vendita e quant’altro possa risultare utile ai suoi fini. Se ritiene, senza impegno, può contattarmi per verificare insieme la strategia da adottare. Buona serata Avv. Demetrio Pecora
Migliaia di persone cercano un parere legale come questo. Registrati come avvocato e trova nuovi contatti.
Buongiorno, ho lasciato l'appartamento in cui vivevo in affitto il 30 settembre. Il proprietario di casa ha firmato la restituzione delle chiavi dichiarando il buono stato dell'immobile e quindi la re … Leggi tutto
Ho acquistato un appartamento, a quanto pare, il precedente proprietario aveva affittato ad un inquilino che non pagava le utenze che ora ho difficoltà a riattivare, chi deve pagare? Leggi tutto
Buonasera, Abbiamo richiesto i certificato a norma degli impianti di gas e elettrici al proprietario di casa ma dopo mesi di sollecito non abbiamo ricevuto ancora nulla. Come posso agire nei suoi conf … Leggi tutto