Buongiorno, sono un dipendente di un'azienda a cui è concesso l'uso di un'auto con contratto di leasing ad uso promiscuo. Nel corso del 2020 c'è stato un cambiamento delle norme fiscali relative alle autovetture ad uso promiscuo ed in particolare per le auto immatricolate prima del 1 luglio 2020 ma sottoscritte con contratto successivo al 1 luglio 2020 sembra sia prevista l'applicazione di una fiscalità particolarmente svantaggiosa per l'utilizzatore soprattutto in un periodo in cui l'auto viene usata poco o nulla per motivi lavorativi. La mia azienda ha ritenuto che l'evento che identifica quali siano i contratti "stipulati a partire dal 1 luglio 2020" sia l'avvio effettivo del nuovo contratto di leasing che corrisponde con la data di consegna dell'autovettura. L'Agenzia delle Entrate ha tuttavia chiarito che "si ritiene che il momento della sottoscrizione dell'atto di assegnazione da parte del datore di lavoro e del dipendente per l'assegnazione del benefit costituisca il momento rilevante al fine di individuare i «contratti stipulati a decorrere dal 1° luglio 2020»" e che quindi non sia la semplice data di avvio del nuovo contratto di leasing ad identificare i contratti "stipulati a decorrere dal 1° luglio 2020". Considerando il mio caso specifico, l'abilitazione al portale web per effettuare l'ordine dell'autovettura, l'ordine dell'autovettura, l'approvazione dell'ordine da parte del mio manager e persino la lettera di delega della mia azienda all'uso esclusivo dell'autovettura hanno tutti data ampiamente antecedente il 1 luglio 2020 a dimostrazione che l'effettiva "assegnazione dal parte del datore di lavoro" dell'autovettura è avvenuta in realta mesi prima del 1 luglio 2020, motivo per cui non si dovrebbe a me applicare il trattamento fiscale previsto per le auto immatricolate prima del 1 luglio ma con contratto successivo al 1 luglio. Tutti i tentativi di avere reali chiarimenti dall'azienda sull'esatto calcolo dei costi a noi imputati (considerate che per accordi tra l'azienda di leasing ed il mio datore di lavoro, il valore del contratto di leasing non ci puo essere esposto) e chi e per quale motivo si sia assunta la responsabilità di dare l'interpretazione sopra descritta alle norme vigenti, si sono sempre infranti sui continui rimpalli di responsabilità tra HR, l'ufficio paghe ed il gestore della flotta auto. Sarei interessato a capire se ci sono secondo voi elementi per contestare l'interpretazione legale data dall'azienda alle norme vigenti e che confidenza avete che l'azienda di fronte ad una contestazione opportunamente documentata possa riconoscere l'errata interpretazione delle norme con tutto quello che ne consegue.
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