Buongiorno, vi chiedo chiarimenti su un episodio che sinceramente non riesco a trovarne la motivazione giustificativa. A breve partiranno in un paese di montagna i lavori di ecobonus e sismabonus di un palazzotto di tre piani. Per arrivare ai singoli appartamenti ci sono scale di una strada comunale scoscese ripide alte ed ogni volta è una fatica di cuore e polmoni per arrivare ai due ultimi piani. È così che per anni gli appartamenti degli ultimi piani sono rimasti vuoti Ora con questi incentivi si è pensato di innovare il palazzo, e i signori degli ultimi piani hanno chiesto l’installazione dell’ascensore, ma i tecnici progettisti si sono rifiutati dicendo che si era già raggiunto il plafon del finanziamento, e i proprietari degli ultimi piani hanno risposto che corrispondevano di tasca loro alle spese, ma si sono sentiti rispondere che assolutamente non volevano mettere mani a questa innovazione poiché era solo una comodità per gli ultimi piani e che comunque rimanevano sempre delle scale da salire prima di arrivare all’ascensore. Inoltre la signora del secondo piano è una invalida temporanea da oltre cinque anni, i signori del terzo piano sono ultra sessantacinquenni. Sono stati interpellati due installatori di ascensore che hanno dato fattibilità In tre modi: 1) far passare l’ascensore attraverso i balconi e potrebbe non essere d’accordo il signore del primo piano, 2)passare davanti dai balconi, 3) installarlo di lato. Come bisognerebbe muoversi in questa situazione. Possono dei tecnici impreparati o oberati di lavoro danneggiare così, visto che questa opportunità è irripetibile!!!!!! Il palazzo non è vincolato. Grazie e compite un miracolo non so proprio da dove cominciare. Aspetto vostre.
Buonasera. Da quanto espone si evidenzia che si tratta di uno stabile condominiale, interessato dai lavori agevolati previsti dalle recenti innovazioni legislative di incentivo di settore. Indubbiamente se il tetto di spesa programmato è stato raggiunto, gli eventuali ulteriori lavori saranno a carico del condominio (a meno che non siano lavori eccessivamente gravosi o voluttuari ai quali ci si può sottrarre a determinate condizioni). Il discorso dell'ascensore è un discorso delicato, nel senso che all'epoca dell'edificazione non esisteva ancora in certe zone la giusta lungimiranza, salvo poi ricredersi con l'evoluzione tecnologica. In ogni caso, l'installazione dell'ascensore è sottoposto alla condicio sine qua non che non arrechi un vulnus alla stabilità dello stabile ed un'alterazione estetica dello stesso. Poi, per il luogo esatto di collocazione decide l'assemblea, avvalendosi dell'indefettibile e qualificato parere del tecnico progettista. Nel caso volesse ulteriori ragguagli, specifici e chiari, potrebbe contattarmi, senza alcun impegno, tramite i recapiti presenti nella mia sezione. Distinti saluti. Prof.Avv. ANTONIO LEGGIERO
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