Organizzare una raccolta firme in una biblioteca: si può?
Gentili Avvocati/e, innanzitutto buon pomeriggio e buon martedì. ho 30 anni, digito il contenuto del messaggio in oggetto dalla provincia di Torino e vi contatto in quanto ho necessità di sottoporre alla vostra attenzione una questione che mi sta molto a cuore e per la quale mi occorre avvalermi della ricezione di un parere legale gratuito per mezzo del suddetto sito web a questo scopo preposto: siccome vorrei allestire un banchetto per la raccolta firme allo scopo di promuovere una campagna di disobbedienza civile nonviolenta sul territorio del mio comune di residenza, volevo sapere se tale raccolta firme si fosse potuta organizzare anche in una biblioteca o nel salone dell'oratorio di una chiesa parrocchiale e se anche in questo caso fosse stato obbligatorio pagare per occupazione di suolo pubblico come accade per le piazze e per i mercati all'aperto. In attesa di ricevere una vostra risposta, vi ringrazio per la vostra attenzione e vi porgo cordiali saluti.
Buongiorno, deve anzitutto avvisare la Questura territorialmente competente, almeno 3 giorni prima dell'inizio della raccolta firme. Se intende occupare spazi pubblici o locali di proprietà del Comune dovrà rivolgersi al Comune per conoscere i relativi costi. Se invece il luogo di raccolta firme fosse privato nulla dovrebbe pagare alla pubblica amministrazione. Per assistenza e consulenza mi scriva pure all'indirizzo mail riportato nella descrizione del mio profilo Cordialità. Avv. Umberto Depaoli Torino - Ivrea
Buongiorno, in linea generale, l'occupazione di suolo pubblico si paga solo se permanente, in base alle tariffe del suo Comune. Secondo l'articolo 17 della Costituzione italiana, le riunioni pacifiche e senza armi, in luogo aperto al pubblico, non richiedono preavviso né autorizzazione (a differenza di quelle in luogo pubblico es. piazze, che richiedono il preavviso alle autorità pubbliche, che possono vietarle). Quindi se volesse riunirsi con altre persone, per una raccolta firme, in una biblioteca o in un oratorio, dovrà solo chiedere il consenso di chi li gestisce. Lo scopo della riunione dovrà sempre essere lecito, pacifico e senza armi. Resto a sua disposizione per ulteriori approfondimenti mediante consulenza diretta, trova i recapiti sul profilo. Cordiali saluti Avv. Elena Armenio
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